Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.963



Data: 14/08/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Napolitano: «Sentenza Berlusconi definitiva, prenderne atto. Crisi governo sarebbe fatale»

Il Colle: «Non mi è stata indirizzata domanda di grazia». E sulla guida del partito: «Decidano Berlusconi e il Pdl»

«Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può che prendersi atto. Ciò vale dunque nel caso oggi al centro dell'attenzione pubblica come in ogni altro». Questo il passaggio decisivo dell'attesa nota del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla sentenza della Cassazione l'ex premier Berlusconi a quattro anni per frode fiscale. Il Colle comunque esclude in ogni modo una crisi di governo che farebbe cadere il Paese nell'instabilità.

Nota del Quirinale: «Delle sentenze si prende atto»
Rcd
Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto
A 481 persone piace questo contenutoA 2112 persone non piace questo contenuto
9
Invia contenuto via mail
Link:
NIENTE CRISI - «Fatale sarebbe una crisi del governo faticosamente formatosi da poco più di 100 giorni; il ricadere del paese nell'instabilità e nell'incertezza ci impedirebbe di cogliere e consolidare le possibilità di ripresa economica» afferma Napolitano. «La preoccupazione fondamentale, comune alla stragrande maggioranza degli italiani - sostiene il Capo dello Stato - è lo sviluppo di un'azione di governo che, con l'attivo e qualificato sostegno del Parlamento, guidi il paese sulla via di un deciso rilancio dell'economia e dell'occupazione».

NESSUNA DOMANDA DI GRAZIA - E comunque afferma di non aver ricevuto alcuna domanda di grazia. «In quanto ad attese alimentate nei miei confronti, va chiarito che nessuna domanda mi è stata indirizzata cui dovessi dare risposta» scrive il presidente della Repubblica che sottolinea come «negli ultimi anni, nel considerare» sollecitazioni alla grazia «si è sempre ritenuta essenziale la presentazione di una domanda».

La lettura della sentenza
(1 agosto 2013)
Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto
A 0 persone piace questo contenutoA 0 persone non piace questo contenuto
9
Invia contenuto via mail
Link:

NIENTE CARCERE - In ogni caso il Colle esclude che Berlusconi possa finire in carcere. «A proposito della sentenza passata in giudicato -si legge nella nota- va ribadito che la normativa vigente esclude che Silvio Berlusconi debba espiare in carcere la pena detentiva irrogatagli e sancisce precise alternative, che possono essere modulate tenendo conto delle esigenze del caso concreto».

GUIDA POLITICA - Quanto al futuro squisitamente politico di Berlusconi non esclude che possa ancora mantenere la leadership del suo partito. «Toccherà a Silvio Berlusconi e al suo partito decidere circa l'ulteriore svolgimento - nei modi che risulteranno legittimamente possibili - della funzione di guida finora a lui attribuita, preminente per tutti dovrà essere la considerazione della prospettiva di cui l'Italia ha bisogno». In ogni caso il Colle giudica legittimo il disagio interno al Pdl. «In questo momento è legittimo che si manifestino riserve e dissensi rispetto alle conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione nella scia delle valutazioni già prevalse nei due precedenti gradi di giudizio», ma non «è accettabile che vengano ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it