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Data: 15/08/2013
Testata giornalistica: Il Centro
M5S al Quirinale: pronti all’impeachment

Contro il capo dello Stato anche il vice presidente della Camera Di Maio. Grillo: il Presidente si dimetta

ROMA Impeachment. Ora la minaccia di messa in stato di accusa per Giorgio Napolitano non è più solo l’estemporaneo scenario evocato dal parlamentare grillino Giarrusso, dopo la nota del Colle. Questa volta è infatti il vicepresidente grillino della Camera, Luigi Di Maio a rilanciare. «Sarebbe il caso che Napolitano facesse un passo indietro, altrimenti il M5S è pronto a chiedere di applicare l’articolo 90 della Costituzione», avverte Di Maio. «Parole gravissime che costituiscono un tentativo di condizionare le prorogative del capo dello Stato», ribatte Marco Meloni del Pd sottolineando come aggravante il ruolo istituzionale ricoperto da Di Maio. A aprire le ostilità contro il Colle è direttamente Beppe Grillo dal suo blog. «Se Berlusconi sarà salvato moriranno le istituzioni, Napolitano uscirà di scena nel peggiore dei modi, il mio consiglio è che rassegni ora le dimissioni». A far scattare la reazione del leader dei 5 Stelle e di tutto il movimento la nota diffusa da Napolitano per rendere pubbliche le sue riflessioni dopo la condanna in via definitiva del Cavaliere. «Chi state proteggendo? - scrive Grillo sul blog - Di sicuro non l’Italia, un condannato per frode fiscale non può essere interlocutore della presidenza della Repubblica e del presidente del Consiglio anche se Napolitano e Letta nipote devono a lui l’elezione. Di quante divisioni dispone Berlusconi? Quanti pennivendoli ha a libro paga? Quante persone possono essere ricattate da quest’uomo? In questo Paese se non sei ricattabile non puoi fare politica, la grazia, la chiami come la si vuole, agibilità politica o clemenza, non può essergli concessa, chi state proteggendo insieme a Berlusconi? Il vostro particolare futuro, le vostre sconfitte, i corrotti?», chiede l’ex comico. «Avete ridotto il Paese a un deserto economico non vi fate almeno un po’ schifo? E non dite una parola di sostegno al giudice Esposito attaccato dal partito del Padrone e dai suoi giornali. Il Movimento 5 Stelle non resterà a guardare, questo è certo, prepariamoci all’autunno», conclude Grillo. Direttamente a Napolitano si rivolge invece Antonio Di Pietro. «Grazia? Non vogliamo credere che lei si possa rendersi complice di un condannato per sottrarlo alle sue responsabilità penali ma in caso contrario potrebbero profilarsi gli elementi per chiedere l’impeachment per attentato alla Costituzione», è l’avvertimento dell’ex pm.

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