ROMA Parliamo di miliardi. Cinque, quelli in termini di ore accumulati negli ultimi sei anni di cassa integrazione. Quattro e mezzo, quelli in moneta sonante che servono per finanziare la stessa cig in tempi brevi. Circa 1,5 per il 2013, il resto per il 2014. Altrimenti - dicono i sindacati, dalla Cgil alla Cisl - il rischio è che cassa e mobilità si trasformino in licenziamenti per 500 mila dipendenti.
SCENARIO BUIO
I dati sono stati elaborati proposti da un recente studio della Cgil su «risultati e prospettive» del mondo del lavoro. Nel solo quinquennio 2008-2012 il totale delle ore di cassa (straordinaria, ordinaria, in deroga) ammonta a 4,3 miliardi. Se a questa cifra si aggiunge quella registrata nel primo semestre di quest’anno, ovvero 548 milioni di ore, si arriva a circa 5 miliardi di ore. L’escalation dà l’idea chiara dell’acuirsi della crisi: 188,8 milioni di ore nel 2008; 918,1 milioni l’anno successivo; 1,2 miliardi nel 2010 con l’introduzione della cassa in deroga; 953,5 milioni nel 2011; 1,1 miliardi lo scorso anno. Totale 4,3 per adesso. Perché la prevedibile progressione di cento milioni di ore mensili porterà inevitabilmente a sfondare il tetto dei 5 miliardi nei sei anni 2008-2013. Sempre che la crisi non inverta la rotta.
Cinque miliardi di ore che sono costati e costano in termini di sacrifici e risorse. Queste ultime, evidentemente, segnano rosso da tempo. Se non arriverà, in tempi brevi, ovvero già a settembre, un adeguato finanziamento molte imprese e decine di migliaia di lavoratori rischiano di vedere azzerate anche le residue riserve. «Il governo - avverte la Cgil - deve trovare nella legge di stabilità circa 1 miliardo e mezzo per gli ammortizzatori in deroga e stanziarne almeno altri 3 per il 2014». Insomma, servono non meno di 4,5 miliardi in tutto. E comunque, sottolinea la confederazione guidata da Susanna Camusso, non è più rinviabile una vera riforma universale degli ammortizzatori.
Il prossimo sarà dunque un autunno caldo? Domanda che è diventato un leitmotiv di ogni estate. «Per i lavoratori in cassa e mobilità in deroga - commenta il segretario Cgil, Serna Sorrentino - l’autunno è ancora troppo lontano. Per ora stiamo rincorrendo il finanziamento degli ammortizzatori in deroga sui quali il governo Monti aveva operato un taglio portando di fatto la spesa presunta di circa 3 miliardi del 2012 a poco più di 1 miliardo per l’anno 2013».
TREND NEGATIVO
Già, perche la Cig è aumentata del 4,63% nel primo trimestre di quest’anno con un monte ore che colloca in cassa oltre 530.000 dipendenti a zero ore con conseguente taglio del reddito per oltre 2,1 miliardi. Quasi 4.000 euro per ogni singolo lavoratore. Dice Elena Lattuada, segretaria confederale Cgil: «I dati, valutati in prospettiva, ci spiegano che nel 2013 si sfonderà ancora una volta la soglia del miliardo di ore di cassa, che andranno sommate ai 4,4 miliardi di ore degli ultimi cinque anni». Quadro analogo a quello descritto da un monitoraggio della Uil, che parla di mezzo miliardo di ore già superato nei primi mesi del 2013 e un aumento di 4,6 punti percentuali rispetto allo stesso semestre del 2012. Il confronto tra i due semestri mostra una crescita sia della gestione ordinaria che di quella straordinaria, rispettivamente del 16,4% e del 21,9%. La cassa integrazione in deroga, invece, registra una flessione (25,4%) dovuta al blocco dei finanziamenti che ha condizionato gli iter autorizzativi da parte delle singole Regioni. Sono soltanto sei, secondo la Uil, le regioni in cui si rileva, nel primo semestre 2013, una variazione positiva di ore richieste (con la crescita maggiore nel Veneto, più 91,4%).