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Data: 18/08/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Cgil: 150mila precari a rischio a fine anno

È allarme precari nella Pubblica amministrazione: dalla fine dell’anno sono a rischio rinnovo circa 150.000 persone. Lo afferma il coordinatore del Dipartimento del pubblico impiego della Cgil, Michele Gentile, che avverte: sono lavoratori che si occupano di servizi essenziali, se non verranno rinnovati scoppierà un doppio problema sociale, per il loro futuro ma anche per i cittadini. Infatti, se non saranno approvati provvedimenti ad hoc, chi ha il contratto in scadenza il 31 dicembre e ha superato i tre anni con proroga, dovrà andare a casa lasciando scoperti servizi «stabili» dell’amministrazione pubblica: il governo deve intervenire «con la stessa solerzia» con cui ha prorogato il blocco dei contratti e degli scatti di stipendio. Nel dettaglio i tempi determinati al 2011 sono 86.467 e lo stesso rischio c’è anche per i co.co.co (42.409) e in misura minore per i lavoratori interinali (9.346) e per gli addetti a lavori socialmente utili (17.998). I precari della P.a., in particolare i tempi determinati e co.co.co, spiega Gentile «coprono lavori stabili senza i quali le amministrazioni pubbliche non andrebbero avanti. Dunque di fatto sono tempi indeterminati senza diritti».

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