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Pescara, 16/12/2025
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Data: 18/08/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto (Abruzzo) - Regionali, in bilico l’election day a maggio. Verso febbraio-marzo. Chiodi: la decisione sarà presa a settembre

PESCARA La data delle elezioni regionali resta un mistero. Ieri è intervenuto l’ex parlamentare Pio Rapagnà, leader di Città per Vivere: «Perchè Chiodi ancora non stabilisce la data delle elezioni? Di mezzo c'è il procedimento elettorale secondo il quale, ai fini della accettazione delle liste, sono valide soltanto quelle firme raccolte, autenticate e certificate entro i 180 giorni precedenti alla data di svolgimento delle elezioni: Chiodi pertanto ha il dovere di stabilire la data del voto non oltre il 180. giorno precedente, e non ha titolo per presupporre come possibile lo spostamento in avanti della data stessa, anche per abbinamento con altre e diverse elezioni successive. Ma se Chiodi intendesse andare oltre i tre mesi successivi alla scadenza della legislatura previsti dallo Statuto, sappia che questo non gli è consentito dalla legge poiché si renderebbe responsabile dell’invalidazione di tutte le firme per la presentazione delle liste che non risulteranno raccolte entro i previsti 180 giorni prima del voto».
Tutti aspettano, tutti dicono la loro. Ma Chiodi invita ad aspettare settembre: dice che ascolterà anche le opposizioni, e poi deciderà. Sta di fatto che posticipare la data del voto fino a maggio, come vorrebbe il Pdl, appare sempre più difficile: sia perchè l’abbinamento con le europee non regge (si parla di election day, ma di quale «day» si tratterebbe? Per le elezioni europee si vota in una sola giornata, per le regionali in due giornate, dunque quale sarebbe, delle due, la giornata giusta, il vero election day? E la giornata che resta? E lo spoglio delle schede per le europee quando avverrebbe, a votazione per le regionali in corso o alla fine di tutto, sigillando le urne «europee» per un giorno e più?), sia perchè il forte rischio di elezioni politiche anticipate potrebbe sì suggerire un election day spalmato sulle tradizionali due giornate, ma soprattutto non più a maggio, ma a febbraio-marzo.

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