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Data: 18/08/2013
Testata giornalistica: Il Sole 24 ore.com
Effetto crisi, non si compra neanche con i saldi estivi: calo del 7-8% rispetto all'anno scorso

I saldi estivi evidenziano un calo medio del 7-8% rispetto al 2012. È quanto rende noto Federazione Moda Italia-Confcommercio, sottolineando che il 63% delle aziende che ha risposto al questionario di Federmoda ha riscontrato un decremento degli incassi, a fronte di un 37% che ha avuto un miglioramento. Si tratta di una media nazionale che tiene conto dei risultati migliori delle vie della moda dei grandi centri e dei Comuni turistici e di quelli, sconsolanti, delle periferie.

Per FederModa le vendite in saldo confermano purtroppo le previsioni. Ora, nonostante il sentiment negativo che non favorisce di certo il rilancio dei consumi, la federazione spera nell'ultimo colpo di coda, con gli ulteriori ribassi di fine agosto. Numerose, sottolinea, sono infatti le iniziative organizzate in questi giorni in molte località per favorire gli acquisti di fine stagione, come "sbanca il banco", "fuori tutto", lo "sbaracco".
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Parlare di liberalizzazione dei saldi - secondo Federazione Moda Italia - è ora pretestuoso, visto che, con l'attuale normativa, tra saldi, promozioni e liquidazioni di fatto ci sono già 10 mesi di sconti all'anno. Liberalizzare i saldi, poi, significherebbe abbassare la qualità dei prodotti venduti nei negozi e rinunciare probabilmente al fascino degli acquisti "Made in Italy" a vantaggio di prodotti a basso costo e maggior marginalità.

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