MOSCIANO Armati di picconi e bastoni hanno realizzato un piccolo varco nella rete laterale che separa il casello di Mosciano della A/14 dalle campagne circostanti e dopo aver minacciato l'unico casellante in servizio sono scappati con un bottino di 3mila euro. L'ennesima rapina nel territorio teramano è stata messa a segno nella notte tra martedì e mercoledì, intorno alle 3, quando tre uomini, dall'accento italiano e con il volto coperto, hanno raggiunto il casello con picconi e bastoni alla mano e, dopo aver minacciato il casellante, si sono fatti consegnare il denaro in cassa. Una rapina lampo e senza feriti, con i malviventi che sono riusciti a portar via circa 3mila euro e che dopo essersi dileguati nelle campagne circostanti si sarebbero allontanati con un’auto parcheggiata probabilmente nelle vicinanze. Non è escluso che ad attenderli ci fosse anche un quarto complice. Sulla vicenda, comunque, stanno adesso indagando gli uomini della squadra mobile di Teramo e del Coa di Pescara che ieri mattina, subito dopo essere arrivati sul luogo della rapina, hanno immediatamente acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza con la speranza di poter arrivare quanto prima ad identificare gli autori del colpo. Quella messa a segno al casello di Mosciano non è che l'ultima rapina in ordine di tempo che ha visto come teatro la provincia di Teramo. Il 9 agosto, infatti, ad essere preso di mira da alcuni malviventi era stato il supermercato Tigre della Gammarana dove due banditi armati di coltello e pistola e con il volto coperto da un passamontagna avevano minacciato il cassieri facendosi consegnare i soldi presenti in cassa. Circa duemila euro, presi i quali i malviventi si erano dati alla fuga, incuranti della presenza nel negozio di alcuni clienti. Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile grazie alle testimonianze raccolte, ad attenderli all'esterno c'era un altro complice a bordo di un'auto risultata rubata qualche giorno prima a Grottammare.