Il ministro degli Affari Regionali: "Imu del 2013 ai Comuni". Sulla nuova tassa: "Sarà equa, con la parte immobiliare separata dai rifiuti. Paradossale se non fosse pagata da chi se lo può permettere". Incontro Letta-Saccomanni per il Cdm del 28 agosto. Dl P.a.: norme per i precari e taglio 20% su auto di servizio e consulenze. Brunetta: "Cdm non approverà il testo"
ROMA - L'Imu del 2013 deve tornare ai Comuni per garantire la "loro completa autonomia". Mentre la service tax, in vigore dal 2014, sarà una tassa equa, che dovrebbe riguardare soprattutto i più abbienti. Lo spiega il ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, intervenuto al meeting di Cl a Rimini. Tempi stretti per il governo, chiamato a decidere sulla questione Imu entro fine mese. "Siamo impegnati a tenere fede alla data del 31 agosto per una revisione della tassa e per far nascere una nuova imposta per far pagare il meno possibile agli italiani".
Emergono alcuni elementi del nuovo tributo: la "service tax sarà molto equa - sottolinea il ministro -, con due componenti: una di proprietà e una per gli affittuari che usufruiscono dei servizi". La parte immobiliare, dunque, sarà separata "dai rifiuti". Chiaro anche l'orientamento dell'ex presidente dell'Anci. "Facciamo in modo che questa nuova Imu sia pagata anche da chi se lo può permettere - ha detto Delrio -, sarebbe paradossale regalare due miliardi al 10% delle famiglie, quelle più ricche in Italia."
Sarà comunque necessario ricercare una composizione all'interno della maggioranza. "C'è ancora differenza di impostazione" - ammette Delrio - "tra chi vuole una copertura completa per togliere a tutti l'Imu sulla prima casa e chi vuole concentrarsi sul 70% degli italiani e far pagare al 30% dei cittadini che se lo possono permettere. Io sono per questa seconda opzione". "Il Paese non può permettersi in questo momento di buttare 1,5 miliardi di euro" - ha aggiunto il ministro - "Credo che i cittadini facoltosi possano permettersi di pagare 400 euro l'anno, è meno di un abbonamento a una tv privata".
L'incontro Letta-Saccomanni. Il nodo Imu è stato anche al centro di un incontro tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta e il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che due settimane fa aveva reso pubbliche le nove ipotesi operative allo studio. Il tema sarà affrontato nel Cdm del prossimo 28 agosto, dal quale dovrebbe essere, invece, esclusa la questione dell'Iva. Il problema principale è quello relativo alle coperture sulla tassazione degli immobili per il 2013. Sarebbe già difficile reperire i 2 miliardi per sopperire all'abolizione della prima rata. Molto più complicato reperirne 4 per la cancellazione complessiva, come chiede il Pdl. Quanto alla service tax, secondo indiscrezioni, si escluderebbe dalla parte immobiliare la prima casa (con relativo appesantimento del prelievo dal secondo immobile in su). Mentre per quella sui rifiuti si terrebbe conto del quartiere dove è ubicato l'immobile, con conseguente aggravio sulle case di maggior pregio.
Il decreto sulla pubblica amministrazione. Emergono le prime indiscrezioni anche sul decreto sulla pubblica amministrazione che sarà esaminato domani dal Cdm. Un testo di 10 articoli, stando all'ultima bozza. Previsto un nuovo taglio del 20%, rispetto alla spesa del 2012, per auto di servizio, buoni taxi e consulenze, mentre è esteso a fine 2015 il blocco di nuovi acquisti o leasing di autovetture. Nel decreto ci sarà anche una soluzione per gli statali con contratto a tempo determinato. Coloro che negli ultimi 5 anni hanno avuto contratti per almeno tre anni, si vedranno riservato il 50% dei posti messi a disposizione nei concorsi che si terranno fino al 31 dicembre del 2015. E saranno prorogate di altri due anni anche le graduatorie di vincitori e idonei, a cui attingere per le assunzioni delle amministrazioni centrali. Il testo introduce anche strumenti "di flessibilità organizzativa" per gestire eccedenze di personale nelle società partecipate da pubbliche amministrazioni. In arrivo 1000 assunzioni per il Corpo dei vigili del fuoco. Sarà sbloccato, infine, il nodo dei concorsi per dirigente scolastico, che non si sono ancora conclusi, attraverso l'affidamento temporaneo di direzione ai presidi.
Ma sul testo arriva lo stop preventivo del capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta. "Domani verrà avviata la discussione, ma non sarà approvato - specifica Brunetta -, e questo semplicemente perché il testo ufficiale del provvedimento non lo conosce nessuno". "Su tematiche così importanti - ammonisce l'esponente del Pdl, o c'è il consenso preventivo dell'intera coalizione su testi definiti, oppure meglio rinviare".