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Pescara, 16/05/2025
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24/08/2013
Il Messaggero
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Saga sotto tiro. Laureti difende l’aeroporto, rischio chiusura di notte. Centro postale dimezzato, trasferiti 109 dipendenti |
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«La perdita dei voli postali notturni è collegata alla riorganizzazione del Centro di meccanizzazione delle poste; i voli per Sharm el Sheikh sono stati cancellati in tutti gli aeroporti a causa degli scontri al Cairo; della chiusura notturna dell’aeroporto si era parlato anche di recente ma si trattava di una ipotesi che non ha avuto alcun seguito». Il presidente della Saga Lucio Laureti replica di getto al grido d’allarme lanciato ieri dai sindacati, in primis dalla Filt-Cgil con Franco Rolandi, sul rischio di gravi penalizzazioni per l’Aeroporto d’Abruzzo a cominciare proprio dalla soppressione dei voli postali notturni. Contestazioni cui lo stesso Laureti risponderà in modo dettagliato questa mattina alle 11 in una conferenza stampa convocata in Camera di commercio. Il presidente della Saga rilancia difendendo l’operato della sua squadra: «Il saldo passeggeri rispetto all’anno scorso è negativo appena per il 3,5 per cento, un dato assolutamente buono se confrontato con quelli di altri aeroporti. Che ci sia la crisi è innegabile, ma noi a Pescara stiamo reggendo meglio di altri» dice Laureti, il quale tra l’altro tende a ridimensionare gli effetti della perdita dei voli postali, che presto saranno dirottati su Ancona. «Quella società ha scelto di rivedere la propria organizzazione e ha scelto l’aeroporto di Ancona, più vicino alla sede centrale di Bologna e al centro di smistamento di Brescia: i sindacati sanno da mesi di questa ristrutturazione aziendale: la perdita dei voli, quattro a settimana è solo l’effetto finale di una problematica che a ben vedere colpisce in senso molto più ampio Pescara». La Filt Cgil parla di stangata sull’aeroporto: di che perdita si tratta in termini di entrate oltre che di immagine? «I quattro voli settimanali operati dalla Mistral per Poste Italiane si compensavano tra costi e ricavi di fatto senza portare guadagno, dunque non c’è da fare drammi. E assicuro che, in quanto sede di voli di Stato, l’aeroporto non chiuderà di notte». Dopo tante precisazioni, Laureti una preoccupazione dei sindacati la conferma: dalla Regione non si vedono ancora i 2,7 milioni del piano marketing e ci sono da firmare gli accordi finanziari nonché i pagamenti a Ryanair. «E’ vero, da tempo sto facendo la spola con la Regione per avere quei soldi, c’è stato un rallentamento legato alle ferie dei dirigenti ma conto di risolvere tutto per il meglio a giorni» ha detto Laureti. Rassicurazioni che non bastano a zittire i sindacati, compresa l’Ugl con Luciano Pantoni, che confermano in pieno i timori per il futuro dell’aeroporto. Timori condivisi dal consigliere del Pdl Armando Foschi: «La perdita dei voli postali notturni è una tegola pesantissima sull’aeroporto - dice Foschi - e risulta che lo scalo diventerà h18, cioè resterà aperto dalle 6 alla mezzanotte, tornando così indietro a quindici anni fa».
Centro postale dimezzato, trasferiti 109 dipendenti L’azienda rassicura «Saranno ricollocati» ma la città ci rimette
Che i voli postali notturni lascino l’aeroporto d'Abruzzo prendendo la rotta di Ancona è solo uno degli effetti del restyling del Centro di meccanizzazione postale di Pescara: il quartier generale di via Volta da Cmp diventerà un centro prioritario. Di fatto si tratta di un declassamento, 109 lavoratori in meno saranno necessari nella struttura che finora lavorava la corrispondenza per tutto l'Abruzzo e il Molise: a regime sarebbero smistate in via Volta quelle delle province di Pescara e Chieti. «Si tratta di una riorganizzazione nazionale della rete dei Centri di meccanizzazione postale, nessun declassamento - replicano da Poste Italiane -: la qualità e i servizi all'utenza restano invariati, e non ci sarà nessun licenziamento». Che Pescara fosse uno dei Cmp a rischio era noto da tempo. Se n'era parlato già a dicembre: preoccupazioni accennate da centrosinistra e centrodestra, era stato chiesto anche l'intervento del senatore Pdl Gasparri. Una mozione era stata votata in consiglio comunale a febbraio. La politica torna a parlarne ora che la soppressione dei voli postali è cosa fatta, effetto della riorganizzazione dei Cmp. «Da tempo avevamo sollevato la questione per tentare di salvare un centro strategico per Abruzzo e Molise, ma c'è stata negligenza della politica che ha fatto orecchie da mercante - dice Sergio Di Marcantonio, Slc Cgil -. L'accordo nazionale è chiuso da mesi: dal 2 settembre l'aereo notturno dovrebbe interrompersi e a fine anno scatta la riorganizzazione». Salvi i 109 lavoratori, dei 230 in forze, che risultano in eccedenza al centro di meccanizzazione di via Volta. «Verranno ricollocati altrove», precisa Di Marcantonio. Non sono esuberi, ma sono comunque 109 unità in meno nel quartier generale di Pescara. Nella riorganizzazione delle lavorazioni postali, invece, quelle dell'Aquila sarebbero gestite da Roma, di Teramo da Ancona, il Molise tra Roma e Bari. «Non cambia nulla sulla qualità del recapito, che anzi implementeremo con nuovi servizi - rassicurano da Poste Italiane -: si tratta di una riorganizzazione nazionale della rete a livello di procedure. I lavoratori in eccedenza inoltre vengono ricollocati, molti dei quali con possibilità di crescita di livello».
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