La protesta ha interessato tutto il trasporto pubblico regionale. Calo del 30% di adesioni rispetto all'ultima protesta dell'aprile scorso. Bassa partecipazione anche nello spezzino. Lo stop era quattro ore contro la politica regionale
La percentuale di adesione allo sciopero di quattro ore del trasporto pubblico non ha superato il 65% tra gli autisti: il 23 aprile, in occasione di uno sciopero indetto per gli stessi motivi - la contestata politica regionale dei trasporti - la percentuale aveva raggiunto il 97% del personale viaggiante.
Percentuali basse anche alla Spezia: solo due autisti su dieci non hanno lavorato all'Atc, dove i sindacati locali hanno posizioni diverse rispetto alle richieste delle sigle di categoria regionali, in particolare per quanto riguarda la creazione di un'azienda unica per il Tpl, il trasporto pubblico locale.
All'Atp Carasco ha scioperato - sempre stando ai dati diffusi dalla Uil Liguria - il 99% dei dipendenti a Bolzaneto-Genova, Sestri Levante e Savignone, 100% a Campo Ligure, Cogoleto e Rapallo, fino al 95% di Torriglia.
Alta l'adesione - 80% - tra il personale viaggiante della TPL Savona. Ma la partecipazione allo sciopero è stata nulla tra il personale amministrativo e del 20% nelle officine. Tra i dipendenti dell'Rt l'astensione del lavoro è stata del 95% a Sanremo e del 25% a Imperia.
Lo sciopero era stato proclamato da tutte le sigle sindacali di categoria, confederali ed autonome "contro il perdurare dell'inerzia della Regione Liguria nel modificare la legge regionale di settore per individuare un bacino unico regionale per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico, favorire la costituzione di un'azienda unica regionale e garantire le risorse per la sopravvivenza delle cinque aziende esistenti, i livelli occupazionali e i livelli di servizio".