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Data: 24/08/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Gatti sfratta Varrassi: via a novembre. «Sono convinto che Chiodi non riproporrà il suo nome, così dimostreremo alla gente che riconosciamo gli errori»

TERAMO Bye bye, Varrassi. L’assessore regionale al lavoro Paolo Gatti manda l’avviso di sfratto al direttore generale della Asl di Teramo, il cui mandato scade a fine novembre. Il messaggio, in realtà, più che a Varrassi è indirizzato al governatore Gianni Chiodi e ai fedelissimi di quest’ultimo (in primis Lanfranco Venturoni) che Varrassi l’hanno sempre sostenuto e magari lo confermerebbero per un altro triennio. L’interpretazione delle parole di Gatti è chiara: non riproponete Varrassi, altrimenti... c’arrabbiamo. E, se Gatti s’arrabbia, porta via dal centrodestra, alla vigilia delle elezioni regionali, un bel pacco di voti. Questa, testualmente, la dichiarazione di Gatti al Centro: «La scelta di Giustino Varrassi è stata un errore e più passa il tempo, più si conferma tale. E’ bello però quando la politica è capace di riconoscere un errore e di correggersi. Questo avverrà nei modi e nei tempi consentiti. L’anno scorso facemmo una verifica sull’operato del manager e l’Avvocatura dello Stato ci disse che non c’erano i tempi per sostituirlo, perché ci sarebbe stata una nostra responsabilità contabile in caso di contenzioso perso. Il tempo giusto è fine novembre e sono convinto che il presidente Chiodi ci proporrà una discontinuità con l’attuale gestione. Così darà un segnale importante alla comunità, il segnale che siamo capaci di riconoscere gli errori e correggerci, che non siamo una classe politica arrogante che si rinchiude in se stessa e non ascolta la gente». Il messaggio è inviato e Chiodi non potrà non tenerne conto, alla vigilia di una sfida elettorale che si annuncia durissima. Sulle regionali 2014 Gatti dice: «Intanto, salvo miracoli, si prospettano nuove elezioni politiche prima delle regionali e, se sarà così, avranno ripercussioni inevitabili sul voto in Abruzzo. Qui si voterà a maggio, ormai è chiaro, e il voto sarà molto influenzato dal vento che tira in quel momento a livello nazionale. Inoltre, secondo fattore importante, non ci sarà più il voto disgiunto e le liste saranno molto importanti. Terzo fattore in ballo, ma secondo me non decisivo, i 3-4 punti percentuali di Udc e Scelta Civica». Sul centrodestra abruzzese che si appresta al voto Gatti dice: «Speriamo si possa ripartire dal tanto di buono che si è fatto lavorando sugli errori... ad esempio quello sulla Asl di Teramo». Sul centrodestra in generale, «coltivo la speranza che quello del futuro sia molto migliore di quello attuale. Non puoi sempre intercettare il consenso su Berlusconi o sulle deficienze dell’altra parte, c’è bisogno di un cambio di passo». Certezze granitiche, invece, sono espresse dall’assessore regionale sulle comunali 2014 a Teramo e la riconferma di Brucchi sindaco. «In città», dice, «il centrosinistra è francamente inesistente e credo farà un risultato anche inferiore a quello che fece Albi. La grande novità delle comunali sarà la lista civica di “Futuro In”, con gli uscenti riconfermati e nuovi ingressi di qualità come Eva Guardiani ed Emidio Di Matteo». E il futuro di Gatti? «Resto nel centrodestra, dove sono sempre stato. Le politiche? Se non ci sarà più il Porcellum, ci penserò»

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