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Data: 26/08/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Più di cinquemila firme contro Varrassi. Anche mezzo centrodestra dice no alla conferma del direttore generale: dopo Gatti si schierano Morra e Di Sabatino

il comitato anti-manager Continuiamo il tour nei comuni e a Tancredi che ci definisce «cialtroni» (leggi l'articolo) diciamo: non abbiamo tempo di risponderti

TERAMO «Il comitato Varrassi sLoggia, che ha toccato 26 comuni su 47 raccogliendo 5.023 firme, continuerà nel suo tour proponendosi di raggiungere entro i primi giorni di ottobre tutti i 47 comuni della provincia e consegnare le firme in una grande manifestazione sotto la direzione dell'Asl di Teramo». Parole e musica del consigliere comunale di “Città di virtù” Valdo Di Bonaventura e del blogger Giancarlo Falconi, principali promotori della petizione che coinvolge altri movimenti cittadini, il Pd e la Cgil. Non a caso il comitato torna a farsi vivo ora. La polemica sul direttore generale della Asl Giustino Varrassi, il cui mandato scade a fine novembre ma che potrebbe essere confermato per altri tre anni dalla giunta Chiodi, è riesplosa due giorni fa sulle pagine del Centro con un’intervista a Paolo Gatti, l’assessore regionale che ha osteggiato il manager fin dall’inizio e ha “avvisato” i compagni di maggioranza dicendo chiaro: Varrassi non va confermato. Gli ha risposto a brutto muso Paolo Tancredi, numero uno del Pdl teramano, dicendo: non accettiamo ricatti e comunque Varrassi ha fatto bene. Gatti, però, non è isolato. Sulla questione sono infatti intervenuti, dandogli ragione, l’altro assessore regionale Giandonato Morra, che sulle pagine della “Città” si è detto convinto che Chiodi non confermerà il manager (ed ha aggiunto: io voterei contro) e il vice sindaco di Teramo Alfonso Di Sabatino Martina, che su Facebook ha scritto: la gestione della Asl ha creato molti problemi a Chiodi e spero non abbia ripercussioni sulle prossime elezioni regionali. Tornando al comitato anti-Varrassi, s’inserisce nella polemica in atto nel centrodestra replicando a Tancredi: «Non abbiamo tempo di rispondere all'onorevole Paolo Tancredi, che ha definito "cialtronata" una democratica e civile manifestazione di volontà popolare, perché abbiamo rispetto dei pazienti, dei malati, dei famigliari, dei 51 lavoratori che perderanno il posto di lavoro nella cooperativa Filadelfia. Non abbiamo tempo di condividere la stessa soddisfazione dell'onorevole Tancredi verso l'operato del manager Varrassi. Tancredi prova quindi compiacimento per… il Licenziamento del primario Vicentini e la sofferenza dei pazienti. ll presunto peculato d'uso dell'auto blu del manager... ammesso dallo stesso Varrassi. La fine della scuola di specializzazione di urologia. La promozione dell'urologo Robimarga poi rinviato a giudizio, poi condannato in primo grado a quasi quattro anni. Lo sciopero della fame per il reparto di oncologia. I lavoratori della cooperativa Filadelfia, che perderanno il posto di lavoro (1° Settembre) per un bando tirato per il bavero, anzi dai colletti bianchi, tra un regolamento nuovo e la pubblicazione e diecigiorni di pubblicità. Il concorso solo per amministrativi quando all'Asl c'è bisognodisperato di medici e infermieri. Il taglio per i disabili. Gli Utic senza cuore. I dializzati e i trapiantati senza sussidi. La graduatoria degli infermieri che è stata fatta scadere senza nessun infermiere a tempo determinato assunto per il periodo estivo. La fine dei presidi di primo soccorso in montagna. La fine della Croce bianca di Isola del Gran Sasso. Il licenziamento del primario Calvisi. Il conflitto d'interessi tra Varrassi che giudica Brucchi e Brucchi che giudica Varrassi. Il pronto soccorso che è diventato un calvario. L'abbandono del Professore Paolo Di Cristofaro. Il reparto di dialisi di Atri che rischia la chiusura. Il reparto di rianimazione di Atri che rischia la chiusura. La camera Ufa inaugurata e mai aperta. Il concorso per mobilità che è diventato un fu concorso Pascal. La promozione di tutti i medici del consiglio comunale (tranne Romanelli). I malati in attesa della chemioterapia che aspettano ore in reparto. Gli affitti dei rami di azienda come se fosse l'autunno in saldo... io spero ancora nella magistratura. Il parcheggio dell'ospedale che è diventato una cattedrale nel deserto e una colata di cemento sulla collina.Che in tantissimi reparti del mazzini non ci sia l'aria climatizzata. La climatizzazione del bagno del manager Varrassi. La climatizzazione dell'ufficio di Varrassi. Il reparto sequestrato perchè non aveva i permessi amministrativi di legge. Le lunghissime liste d'attesa. Le tante delibere oscurate. Noi», concludono Di Bonaventura e Falconi, «proviamo tanta amarezza per una classe politica senza visione e senza amor sociale».

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