Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.963



Data: 27/08/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Imu, soluzione più vicina si cercano risorse per tutto il 2013

ROMA Un incontro tra il presidente del Consiglio il ministro Saccomanni e altri ministri; una frase di Angelino Alfano affidata a Twitter ed ispirata ad ottimismo; qualche progresso nel difficile lavoro di reperimento delle risorse che però è ancora lontano dall’essere terminato. Il governo prova a superare l’ostacolo Imu, a questo punto divenuto decisivo per la sua sopravvivenza: ma anche se la volontà di stringere è piuttosto condivisa, è possibile che il Consiglio dei ministri in calendario per domani si limiti a sopprimere definitivamente per le abitazioni principali la scadenza dell’acconto, che era stata spostata da giugno a settembre, e ad indicare una soluzione per quella di dicembre che però verrebbe definita solo in seguito, insieme a quella definitiva per il 2014.
LE OBIEZIONI DEL PD
«Stiamo valutando tutte le opzioni percorribili» ha detto Graziano Delrio, titolare degli Affari regionali ed uno dei partecipanti alla riunione di ieri pomeriggio.Sul piano politico, si tratta di capire se una soluzione che non comprenda la piena esenzione per le prime case e l’agricoltura possa essere accettabile per il Pdl, dopo i quasi-ultimatum dei giorni scorsi. «C’è ancora da lavorare ma possiamo farcela» ha fatto sapere a questo proposito il vicepremier Alfano. Sul piano tecnico, il nodo naturalmente le coperture finanziarie necessarie per arrivare agli oltre 4 miliardi di euro richiesti per il 2013. Oltre ai maggiori introiti Iva derivanti dalla quota addizionale di pagamenti di debiti della pubblica amministrazione (circa 10 miliardi), e a qualche intervento sulla spesa difficilmente di natura strutturale, appare inevitabile il ricorso ad inasprimenti delle accise (in particolare su alcol e tabacchi) e ad una stretta sul settore dei giochi. Del resto coperture di questo tipo erano state ipotizzate anche dal partito di Berlusconi ai tempi dell’ultima campagna elettorale.
Il Pd però tiene il punto e continua a dichiararsi contrario ad un’esenzione totale che veda a beneficio anche delle fasce più benestanti. A questo proposito ieri è stata presentata una proposta di Claudio Moscardelli ed altri senatori del partito che esenterebbe il 70 per cento dei cittadini, con detrazioni in base al reddito, e dimezzerebbe il prelievo per le imprese: il tutto finanziato con un aumento della tassazione sulle rendite.
I CRITERI PER L’ESENZIONE
In ogni caso, se nonostante le obiezioni del Pdl passasse il principio dell’esenzione non totale, resterebbe da decidere come selezionare i presunti ricchi da tassare. In alternativa al criterio del reddito personale potrebbe essere considerato qualche parametro relativo all’abitazione, ad esempio la superficie, anche se ciò porrebbe complicazioni di ordine amministrativo.
È ormai quasi certo che il prossimo Consiglio dei ministri si occuperò solo dell’Imu; ma ovviamente dal punto di vista finanziario tutti gli altri temi sono collegati. In particolare vanno trovate le risorse per bloccare almeno per altri tre mesi il previsto aumento dell’Iva incrementare la dote degli ammortizzatori sociali in deroga.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it