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Data: 05/09/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Ryanair, utili in calo e tonfo in Borsa Crollo del gigante low cost?

Continue accuse di riduzione estrema dei costi, piloti che rivelano politiche al risparmio sul carburante, il periodo nero di Ryanair

Qualche giorno fa girava su Facebook una storia. «Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, arriva in un hotel a Dublino. Entra in un bar e chiede una pinta di Guinness alla spina. Il barman annuisce e gli dice: “Fa un euro, signore”. Sorpreso, O’Leary risponde ”Cavolo, è davvero economica!” e paga il suo euro. Il barman, compiaciuto, dice: “Sa, cerchiamo di rimanere al passo con la concorrenza. Siamo la birreria più economica di Irlanda”. ”Complimenti”, risponde O’Leary. A quel punto il barista lo guarda e nota: “Signore, vedo però che non avete il bicchiere. Probabilmente le serve uno dei nostri. Fanno tre euro”. O’Leary scuote la testa, ma paga. Prende la sua birra e fa per andare a sedersi. ”Scusi - gli dice il barista - Per sedersi fanno due euro di extra. Se lo avesse prenotato online, sarebbe stato solo un euro”.

La storia continuava facendo il verso alle famose strategie della compagnia low cost. Che sarà pure «no frills» (senza fronzoli) ma si sta allontanando sempre più dal miracolo degli anni 2000. Ryanair ha infatti annunciato che questo inverno ridurrà la frequenza dei suoi voli e il prezzo dei biglietti per far fronte al calo di utili previsto per il 2013. Il ceo della compagnia irlandese O’Leary, ha sottolineato durante la giornata di mercoledì nel corso di una conference call, che il gruppo faticherà a raggiungere il suo obiettivo di vendite per la fascia bassa di prezzo, pari a 570 milioni di euro per l’anno fiscale che termina a marzo. E il titolo in Borsa ha reagito con un tonfo che non si vedeva da anni, arrivando a perdere quasi il 15% a 5,78 euro.

Michael O’Leary (Imagoeconomica)Michael O’Leary (Imagoeconomica)
È dal 2004 che Ryanair non mette in dubbio i propri risultati con un profit warning, ossia un annuncio di risultati inferiori alle attese. O’Leary ha spiegato che la compagnia aerea ha sofferto nel periodo settembre-novembre dello scorso anno una più agguerrita concorrenza nei mercati chiave inglese, spagnolo e scandinavo. E ha promesso che la compagnia risponderà «aggressivamente» alla situazione, abbassando il prezzo dei biglietti in tutto il Regno Unito e l’Irlanda. Ma ha annunciato anche lascerà a terra tra i 70 e gli 80 aerei nei prossimi mesi invernali. Perchè oltre ai dati sugli utili, è prevista anche una riduzione del traffico annuale dei passeggeri, 500.000 in meno di quanto inizialmente stimato.

Non è un periodo facile per la compagnia low cost, e non solo per i conti e l’intensa concorrenza della rivale Easyjet. Le denunce di alcuni piloti sul contingentamento del carburante e sulle politiche della riduzione dei costi, hanno catturato un sacco di critiche. Le accuse sono anche state ribadite in un libro (Ryanair, low cost ma a che prezzo?), pubblicato da un comandante che, sotto lo pseudonimo di Christian Fletcher, ha scritto. «Sareste tranquilli in quanto passeggeri se sapeste che il comandante ha dormito appena 3 o 4 ore la notte precedente?».

Simili denunce sono arrivate anche dal sindacato dei piloti Cockpit. Channel 4 ci ha realizzato una puntata di Dispatches mostrando presunte mancanze sulla sicurezza dei voli. Ryanair ha risposto con una querela. «È un tentativo di promuovere la loro campagna, lunga 20 anni, per ottenere un riconoscimento delle sigle sindacali da parte di Ryanair» ha spiegato la compagnia con un comunicato. Quel che è certo è che queste notizie, insieme ad alcuni incidenti, hanno aumentato le critiche contro la gestione del vettore low cost, attaccato duramente anche in Italia perchè riceve contributi pubblici. «Adotteremo le misure necessarie per affrontare questa situazione» ha annunciato O’Leary durante la conference call in cui ha annunciato il calo degli utili. Gli analisti del settore spiegano che «è ancora troppo presto» per dire se le difficoltà riguardano solo Ryanair o l’intero mercato dei voli low-cost, ma comunque si tratta «di una sorpresa e di una revisione davvero negativa».

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