Iscriviti OnLine
 

Pescara, 16/05/2025
Visitatore n. 743.966



Data: 06/09/2013
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Verso la crisi di governo - Il Quirinale: «Non sia aperta una rischiosa crisi di governo»

Nel tardo pomeriggio di giovedì ambienti del Colle hanno fatto trapelare la posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sull'attuale situazione politica. Il Capo dello Stato confida che non sia aperta una rischiosa crisi di governo, e rcorda che il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, ha ripetutamente dichiarato il suo sostegno all'esecutivo di Enrico Letta. L'ex premier nei giorni scorsi aveva minacciato, direttamente o attraverso i suoi parlamentari, la defezione dall'esecutivo nel caso la Giunta del Senato dia seguito alla decadenza dopo la sua condanna definitiva per frode fiscale.

GRAVISSIMI RISCHI - Napolitano, quindi, non sta studiando o meditando cosa fare nel caso si aprisse una crisi di governo. Perché, avendo già messo nella massima evidenza che l'insorgere di una crisi precipiterebbe il Paese in gravissimi rischi, conserva fiducia nelle ripetute dichiarazioni dell'onorevole Berlusconi, in base alle quali il governo continua ad avere il sostegno della forza da lui guidata.

SCHIFANI, LE URNE E IL COLLE - Napolitano era stato chiamato in causa nella mattinata e nel pomeriggio, nel corso di diverse interviste, dal capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, che in merito all'eventuale decadenza di Berlusconi, sottolineando come a suo avviso sia «meglio ritornare alle urne», perché il partito «è pronto all'opposizione», aveva ricordato le parole di pacificazione pronunciate ad'agosto dal Presidente della Repubblica, ma anche sottolineato come «la convivenza politica diventi impossibile» quando un alleato vota contro un altro alleato.

RENZI: LETTA NON CASCA - Riguardo alla possibile crisi di governo chi pare ottimista è il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che aveva commentato che l'esecutivo Letta «non casca».

PISICCHIO: I FALCHI TORNINO NEI NIDI - Le parole provenienti dal Quirinale hanno portato alla reazione del presidente del Gruppo misto di Montecitorio, e vicepresidente di Centro Democratico, Pino Pisicchio: «Se le forze politiche avessero la capacità di prestare un ascolto più attento alle parole e all'azione del Capo dello Stato, probabilmente questo paese avrebbe risolto almeno la metà dei suoi grandi problemi. Spero che il saggio monito di Napolitano serva a rimettere al centro dell'azione politica gli interessi veri e concreti del Paese e serva a far tornare i falchi nei propri nidi».

IL COLLE SCONGIURI SENTENZA ALLUCINANTE - In serata, con una nota, si è fatto sentire anche il senatore pidiellino Sandro Bondi, che ha sottolineato che il partito da tempo confida «che il capo dello Stato non ignori la drammaticità della situazione e prenda seriamente in esame un provvedimento esaustivo che le sue prerogative gli consentono di assumere nell'interesse dell'Italia, un provvedimento che scongiuri gli effetti di una sentenza allucinante e il tentativo della sinistra di approfittare di questa sentenza per portare a compimento il disegno perseguito da 20 anni di eliminare il leader dello schieramento dei moderati dalla vita politica».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it