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Pescara, 16/05/2025
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Data: 07/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Veleni in aula: Del Vecchio sotto tiro, Chiavaroli striglia i suoi

Discussioni e minacce di querele. In un clima da tutti contro tutti si è svolto ieri l'ennesimo consiglio comunale concluso con un nulla di fatto e che ai contribuenti pescaresi costa oltre duemila euro a seduta. Ieri sono andati in scena tutti i veleni personali fra i consiglieri, a cominciare dalla resa dei conti fra centrodestra e centrosinistra circa il consigliere che sarebbe entrato «furtivamente» nell'ufficio della funzionaria Maria Gilda De Luca mentre lei era in ferie, il 12 agosto. Episodio che la stessa dipendente ha segnalato per iscritto, lamentando anche l’apertura non autorizzata della sua stanza e denunciando un precedente furto di un timbro e di una penna.
«Non c’è nulla di penalmente rilevante in questa storia» ha ribadito giovedì l’assessore al Personale, Marcello Antonelli, che da subito aveva ricondotto tutto a vecchie ruggini tra la funzionaria e un dipendente finito nel mirino prima ancora del consigliere. Quest’ultimo, da ieri, risponde al nome di Enzo Del Vecchio, Pd, attaccato dal Pdl sul piano politico. «Del Vecchio, di cui nessuno prima aveva fatto il nome, è stato inopportuno. Fossi entrato io nella stanza di un funzionario quand’era sindaco D’Alfonso sarei stato fucilato» ha detto Lorenzo Sospiri, invocando le dimissioni del consigliere. Del tutto diversa la versione di Del Vecchio. «Mi sono sempre mosso accompagnato da più di un dipendente di quegli uffici. Cercavo parte di un progetto il cui faldone è stato trovato nell’armadio sul corridoio, dunque fuori da quella stanza, privo tuttavia del foglio da me cercato, per cui ho inoltrato richiesta di accesso agli atti, ad oggi peraltro priva di riscontro» ha spiegato il consigliere che oggi parlerà alla stampa in presenza del suo legale: è possibile che la vicenda passi dall’aula consiliare a quella del tribunale. «La mia presenza nell’ufficio è stata associata al furto denunciato dalla funzionaria» ha detto Del Vecchio, «mi ritengo infangato».
Ma non è stato questo l’unico motivo di alta tensione in consiglio tra giovedì e ieri. Adele Caroli è finita in lacrime dopo essere stata verbalmente attaccata da Lorenzo Sospiri per la sua assenza (era in bagno) al momento del voto sulla delibera di Pescara parcheggi: la maggioranza è andare sotto due volte. «Con furia Sospiri ha utilizzato parole offensive, accompagnate da gesti inconsulti e rovesciando bicchieri d'acqua» ha detto Caroli, che ieri in aula è intervenuta sull’argomento. Sospiri ha ammesso l’arrabbiatura, «ma quando sono in ballo questioni tanto importanti non ci si assenta» ha ribattuto. Ultimo siparietto con Camillo D’Angelo, Pd, che minaccia di portare in tribunale il sindaco Mascia per presunte allusioni «sulla trasparenza della mia persona»; Marco Alessandrini si è risentito per le parole che l'assessore Del Trecco ha postato su facebook. Mercoledì si torna in aula per discutere del decreto sviluppo. Subito prima, in seduta straordinaria, ci sarà la surroga di Federica Chiavaroli con Roberto Carota. «Il Consiglio è troppo impegnativo, giusto fare spazio ad altri» ha detto la senatrice, che in veste di coordinatrice Pdl richiama all’ordine i suoi: «Non stiamo offrendo un bello spettacolo alla città». Detto da lei...

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