Tragico tamponamento ieri pomeriggio lungo l'autostrada A/25, subito dopo lo svincolo di Chieti, ma in un tratto che ricade per poche decine di metri nel territorio di Pescara: il bilancio è di un morto, un uomo di 48 anni, Febo Pinto, nativo di Legnano ma residente a Spoltore. L'uomo, secondo quanto è stato possibile ricostruire dal Coa dell’Aquila, era alla guida di un furgone di colore rosso che reca le insegne di un noto marchio di prodotti alimentari, Crik e Crok, quando, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale di Pratola Peligna giunta sul posto per i rilievi, il mezzo ha tamponato con violenza l'autocisterna che lo precedeva e che trasportava benzina. Pinto nello scontro è morto sul colpo ed a nulla è valso l'intervento del personale del 118 di Chieti, che ha coordinato l'intero intervento di soccorso sin dalla primissima fase, e che è giunto sul posto con un'autoambulanza subito dopo che è stato dato l'allarme. L'incidente è apparso subito grave e per questo il 118 teatino ha allertato anche l'elisoccorso ma quando il medico ha constatato il decesso, l'elicottero, che era già in volo, è stato fatto rientrare. Ai soccorritori non è rimasto altro che portare la salma all'obitorio dell'ospedale di Pescara. Febo Pinto lascia la moglie e due figli.
LAMIERE CONTORTE
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Chieti che hanno dovuto lavorare non poco per liberare il corpo l'uomo dalle lamiere contorte. Resta da capire quali siano state le cause dell'incidente: gli automezzi viaggiavano entrambi in direzione di Pescara, lungo un tratto autostradale rettilineo, nel quale la visibilità in quel momento era ottima, all'altezza di un cavalcavia e a quanto sembra non c'era altre auto. Una delle ipotesi è che il conducente del furgone si sia distratto e, complice forse la velocità sostenuta, si è ritrovato all'improvviso dinanzi l'autocisterna che non è riuscito ad evitare. Ma non si può neppure escludere che l'autista si stato vittima di un malore che gli ha fatto perdere il controllo del suo automezzo che si è schiantato. E' difficile invece che a causare l'incidente possa essere stato di un colpo di sole che ha abbagliato la vittima. Per ora si tratta solo di ipotesi. Va anche evidenziato che l'incidente avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi considerando il carico di benzina. Certo è che il furgone nell'impatto è andato per metà distrutto e le tracce di vernice rossa della carrozzeria del furgone sono rimaste impresse sulla parte posteriore della cisterna: irriconoscibile la cabina di guida, ridotta ad un ammasso di lamiere, praticamente disintegrata. Anche l'autocisterna, il cui conducente è uscito illeso, ha riportato danni, specie all'asse posteriore destro. A testimoniare ulteriormente la violenza dell'impatto il gran numero di rottami che ha invaso la sede stradale e che le apposite squadre di personale addetto alla pulizia hanno rimosso per evitare situazioni di pericolo agli altri automobilisti in transito. A causa dell'incidente il traffico ha subito un rallentamento, ma nel pomeriggio la situazione è tornata alla normalità.