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Data: 08/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scippi e aggressioni, allarme sui bus. Un uomo e due donne incinte si scagliano sui controllori: sferrati calci e pugni perché erano stati trovati senza biglietti

Autisti e controllori Atac aggrediti in due episodi diversi da nomadi e stranieri negli ultimi due giorni. Ieri mattina sulla linea 170 hanno preso a calci, pugni e colpi di passeggino a due verificatori. È accaduto sulla linea 170 quando i controllori saliti sul mezzo hanno chiesto il biglietto ad alcuni passeggeri. Immediata la reazione: sono stati malmenati da tre persone ovviamente sprovviste del biglietto. Gli aggressori tre nigeriani, un uomo e due donne incinte hanno continuato a spintonare e maltrattare i controllori da piazza della Repubblica fino al capolinea. Una volta scesi, alla stazione Termini, hanno colpito anche il capo ispettore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che dopo aver placato gli animi sono stati portati in caserma. Il giorno prima invece, a Porta Maggiore, un autista in servizio sulla linea 105 è stato aggredito da tre nomadi, due donne e un uomo, che lamentavano di non essere riusciti a salire con i loro passeggini sull’autobus. La vittima, è stata insultata e graffiata ad un braccio dalle due donne.
PENDOLARI INFURIATI
I passeggeri intanto sono sempre più stanchi di subire continui atti di insicurezza «e una plateale arroganza di certe persone», si sfoga uno dei tanti pendolari. «Tutti i giorni dobbiamo fare i conti con ubriachi, sbandati, furti e gruppi di rom - dice Sergio Campagna, che lavora in centro e ogni giorno prende il 170 - Praticamente un calvario per arrivare a lavoro». E c’è chi aggiunge: «La notte poi i rischi si triplicano. A Tor Bella Monaca, continuano gli assalti da parte di bande di ragazzini alle vetture che passano in via dell’Archeologia: sassi, proiettili di gomma, calci e tanto altro. Insomma bisogna prendere provvedimenti seri per far capire che il mezzo pubblico è di tutti».
CABINE CHIUSE
Nuovi mezzi e cellulari di servizio a tutti i conducenti per contattare in tempo reale la sala operativa. E’ quanto l’Atac sta facendo per la sicurezza dei suoi autisti. In attesa della realizzazione a regime di questo sistema le difficoltà non mancano. Basta mettere a confronto le aggressioni degli ultimi anni per vedere che sono in netto aumento: nel 2009, infatti, se ne sono contate 136 (111 nei confronti degli autisti e 26 ai verificatori), nel 2010 uno in più: 137 (114 e 22) nel 2011 170 (146 e 24) e l’anno scorso 167 (144 e 23). Non solo, cresce anche, da parte di comitive di giovani la moda, se così si può dire, del lancio di oggetti e danni ai mezzi: nel 2010 se ne contavano 54, nel 2011 quasi il doppio: 98. Una novantina del 2012. In un report dettagliato la maglia nera nel 2011 e nel 2012 è andata al VI Municipio (ex VIII) con 23 aggressioni, a seguire c’è il I Municipio (con 19 aggressioni) e l’XI (ex XV). «Il lavoro che gli autisti svolgono in un settore delicato come quello del trasporto pubblico, è fondamentale per la città - si sfoga un conducente - Ci scontriamo quotidianamente con questo tipo di difficoltà e molto ancora c’è da fare sotto il profilo della sicurezza».
L’ARRESTO
Preso ieri dai carabinieri «Gabby lametta», questo il soprannome guadagnatosi dopo una lunga e gloriosa carriera come borseggiatore, utilizzando proprio una lametta per tagliare le borse delle ignare vittime a cui rubava i portafogli, è stato incastrato dai militari della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina. Cinquantaquattro anni, di origini campane, ma da circa 30 anni «operativo» nella Capitale, non si accontentava dei soldi contanti che trovava nei portafogli: con una scusa, fingendosi talvolta un carabiniere, talvolta un impiegato di banca, chiamava le sue vittime e con il pretesto di procedere al blocco di fantomatiche transazioni in corso, chiedeva i codici pin delle loro carte.

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