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Pescara, 16/05/2025
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Data: 09/09/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
«Prima dell’alta velocità sistemiamo le stazioni» Barriere architettoniche, servizi igienici, biglietterie e bike sharing le questioni più scottanti

TERAMO Chiodi fa bene a pensare all’alta velocità ma non deve dimenticare i èproblemi più piccoli che interessano la rete ferroviaria. Degrado e richieste rimaste inascoltate che vengono denunciate dal Coordinamento ciclabili dell’Abruzzo teramano. «Apprendiamo dell'interesse dimostrato dai parlamentari abruzzesi di tutti gli schieramenti politici, e dal governatore Chiodi, sulla necessità di "far uscire l'Abruzzo dall'isolamento in cui si trova a livello di infrastrutture e, di conseguenza, sostenere senza distinzioni la proposta di inserire la velocizzazione della linea Adriatica Bologna-Bari tra le priorità del Piano nazionale per le infrastrutture"» - affermano nel mentre denunciano «lo stato attuale del trasporto ferroviario abruzzese, con stazioni strutturalmente inadeguate anche solo per il traffico regionale, orari spesso poco efficaci, materiale viaggiante obsoleto». Fa qui la richiesta a Chiodi di dare notizie sull'accordo Regione-Trenitalia sul trasporto gratuito delle biciclette sui treni. «Mesi fa criticammo la bozza di accordo, che prevedeva un esborso di ben 30.000 euro a fronte di pochissimi impegni da parte di Trenitalia, segnalando le criticità di tale convenzione e proponendo soluzioni alternative, anche in linea con analoghi accordi sottoscritti da altre regioni - continua il Ciclat - da allora, come per una sorta di "punizione" per aver "osato" criticare uno strumento che ritenevamo poco utile, nei termini in cui veniva sottoscritto, per favorire l'intermodalità treno/bici, nulla più si è saputo». Un impegno che ben si sarebbe coniugato con il progetto "Bike to coast" che prevede la realizzazione di un percorso ciclabile costiero abruzzese ininterrotto da San Salvo a Martincisuro. «E la stessa Unione Europea, nei suoi studi, sottolinea come lo sviluppo del turismo in bicicletta non potrà avvenire se non con un integrazione con mezzi di trasporti pubblici come treno e autobus». Ma Chiodi, Morra e Di Dalmazio lavorano senza guardare se poi i risultati si concretizzano. «Quindi ben venga l'alta velocità, ma prima sarebbe utile attrezzare le nostre stazioni adeguandole alle normative sul superamento delle barriere architettoniche, attrezzandole con stazioni di bike sharing e parcheggi custoditi per biciclette, garantendo servizi igienici puliti e funzionanti e biglietterie (automatiche o con personale) sempre attive ha concluso il Ciclat - sarebbe utile attivare, finalmente, il trasporto gratuito delle biciclette sui treni, pretendendo da Trenitalia e Ferrovie dello Stato, carrozze adeguate a far si che gli utenti possano, agevolmente, trasportare la propria bicicletta sui vagoni, in modo da incentivare, realmente, la mobilità sostenibile».

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