L’azienda: nessuno ci ha informato della riapertura anticipata
CELANO L’autobus non passa e rimangono a piedi il primo giorno di scuola. Centinaia di studenti marsicani sono stati costretti a raggiungere Avezzano con mezzi propri. È accaduto ieri mattina ai ragazzi di Celano (la maggior parte) e di altre località del circondario, che hanno ripreso le lezioni nelle scuole (l’Istituto industriale e lo Psicopedagogico), che hanno riaperto i battenti prima della data ufficiale prevista per giovedì. Gli studenti si sono recati nelle varie fermate dell’autobus per raggiungere Avezzano, ma l’attesa è stata vana in quanto i mezzi non sono passati. Subito è scattata una sorta di agitazione tra i ragazzi, soprattutto quelli che frequentano il primo, i quali non volevano certamente far tardi proprio nel giorno di esordio alle superiori. Con i telefonini hanno chiamato i genitori, quelli che hanno potuto hanno accompagnato i propri figli a scuola, ma per altri il primo giorno è saltato. Un episodio che ha innescato una serie di polemiche, con i genitori degli studenti che non hanno preso bene questo imprevisto e soprattutto non hanno digerito il fatto che per ieri non erano stati previsti mezzi pubblici. Dal canto suo l’Arpa non aveva previsto le corse in quanto, avendo avuto indicazione dalla Regione della riapertura delle scuole dal 12 settembre, si è adeguata per tale data. Da giovedì infatti, la società che gestisce il servizio dei trasporti pubblici regionale ha ripristinato le normali corse del periodo invernale, con più mezzi per sopperire alle esigenze non solo dei ragazzi di Celano, ma di tutta la Marsica. Da ieri comunque, sono stati messi in strada alcuni autobus per far rientrare i disagi e dall’Arpa hanno precisato che già da oggi non ci saranno più problemi. «Come sindacato abbiamo subito segnalato la situazione al direttore e oggi ci sarà un incontro sindacale», spiega il rappresentante della Ugl trasporti, Guido Pignanacci, «e certo i disagi di ieri sono stati legati a una mancanza di comunicazione tra le scuole che hanno aperto prima, tra queste l’Itis che è una delle più frequentate, e la nostra società». Il rappresentante dell’Ugl si domanda come mai, prima dell’inizio dell’anno scolastico non si fanno incontri tra le varie istituzioni, da quelle scolastiche a quelle istituzionali.