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Pescara, 16/05/2025
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Data: 11/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Oggi l’esame decisivo per Filò, guerra dei dossier. Le risposte della Gtm al comitato Via. La replica dei no filobus

Un faldone di circa 150 pagine per sciogliere i nodi che bloccano il proseguimento del cantiere della filovia lungo la strada parco. Il dossier, che oggi sarà presentato davanti al comitato per la Valutazione di impatto ambientale, è stato redatto dallo studio ingegneristico Vdp di Roma, per conto della Gtm, e mira a dimostrare tramite grafici, elaborati, foto e diagrammi che la realizzazione di Filò non solo migliorerà la qualità dell’aria, ma abbatterà anche l’inquinamento acustico e sarà facilmente fruibile dai disabili. Lo scorso luglio, infatti, l’organismo regionale ha emesso un preavviso di rigetto del progetto e ha concesso alla Gtm 30 giorni di tempo per rispondere alle criticità segnalate, che riguardano, appunto, inquinamento ambientale, acustico e barriere architettoniche. Alla riunione di stamattina prenderanno parte, però, anche alcuni esponenti dell’associazione Strada parco, che ha prodotto un contro-dossier. «Lo studio, in effetti, prova che la realizzazione della filovia non potrà che portare giovamento alla qualità della vita dei pescaresi - spiegano dall’associazione -. Il problema è che tutto il ragionamento si basa da un assunto, e cioè che il filobus catturerà circa 5000 auto al giorno, ovvero quasi il 10 per cento dei mezzi privati che quotidianamente si spostano lungo la direttrice nord-sud, Pescara-Montesilvano, e viceversa».
Secondo gli ambientalisti questo numero sarebbe fuorviante: «Immaginiamo una media di un passeggero e mezzo a veicolo, questo vorrebbe dire che ogni giorno circa 7500 persone sceglierebbero di muoversi con la filovia, per un totale di 5 milioni l’anno». Un dato esorbitante, se si pensa che i passeggeri di tutte le linee ferroviarie di Pescara a stento raggiungono questa cifra. «Come se non bastasse, mancano i parcheggi di scambio - contestano, ancora, nel contro-dossier -. A nord c’è solo il parking del Palacongressi, che può ospitare un massimo di 200 mezzi, mentre a nord c’è l'area di risulta, che è a servizio dell’intera mobilità cittadina e non solo degli utenti di Filò». Dubbi anche sull’abbattimento delle barriere architettoniche, dato che, secondo i detrattori del mezzo pubblico, non sarebbero superabili con semplici interventi correttivi. «Gli ingegneri della Vdp prendono in considerazione ogni singola criticità che incontra un disabile lungo la strada parco e, nello studio, risolvono problema per problema, come ad esempio i marciapiedi. In alcuni punti sono larghi solo 78 centimetri, 12 meno di quelli previsti dalla legge, ma contano di recuperare spazio togliendo delle aiuole. Non considerano che lì ci sono abitazioni e che, quindi, bisognerebbe procedere con espropri?».

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