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Pescara, 16/05/2025
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Data: 11/09/2013
Testata giornalistica: Il Centro
I tassisti: sciopero contro i chietini Fiorilli: nuove regole. Riunione in prefettura dopo la rissa all’aeroporto La rabbia degli operatori pescaresi: la Regione intervenga

PESCARA Arriva sulla scrivania del prefetto Vincenzo D’Antuono lo scontro tra i tassisti, pescaresi e chietini, all’aeroporto d'Abruzzo. Il giorno dopo la rissa con un tassista pescarese del Cotape finito in ospedale, il caso è stato al centro di un incontro tra il prefetto, il vicesindaco Berardino Fiorilli e il sindacalista dell’Uritaxi Antonio Abbagnale. Durante la riunione, l’Uritaxi ha annunciato l’intenzione di fare sciopero: «Da ieri», dice Abbagnale, «abbiamo ufficialmente proclamato lo stato di agitazione e lo sciopero dei 40 tassisti del Cotape, sciopero che scatterà fra due giorni con un sit-in 24 ore su 24 sotto la sede della Regione Abruzzo fino a quando non riusciremo a farci ricevere dai vertici istituzionali». Tutto ruota intorno a un braccio di ferro tra Cotape e Cometa, cooperativa con maggioranza di tassisti chietini. «La rissa», spiega Fiorilli, «è stata determinata dalla situazione di assoluta incertezza che oggi c’è sulla disciplina del servizio taxi nell’area aeroportuale all’indomani di un decreto regionale che di fatto non ha risolto la problematica. Anzi, con il nostro ufficio legale stiamo valutando anche la possibilità di impugnare quel decreto, ma nel frattempo è evidente che andranno assunti provvedimenti di estremo rigore nei confronti di coloro che, eventualmente, si sono resi autori della rissa». Fiorilli si schiera contro il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio: «Di Primio ha in qualche modo forzato la mano», afferma Fiorilli, «emettendo addirittura un’ordinanza che autorizza i propri tassisti a lavorare all’interno dell’aeroporto, fissando anche i turni distribuiti su tre fasce orarie, ossia un servizio dalle 6 alle 24, anziché in un unico turno pomeridiano come ha fatto fino a oggi Pescara». Deciso anche «un potenziamento dei controlli all’aeroporto da parte di tutte le forze dell’ordine, a partire dalla polizia municipale, ma è evidente», osserva il vicesindaco, «che urge un incontro tecnico per una rilettura del decreto, fermo restando che valuteremo l’opportunità di impugnarlo perché lesivo degli interessi dell’intera categoria di Pescara, un decreto che sta determinando un disservizio nei confronti dell’utenza, confusione e un clima di guerriglia che è inconcepibile e inaccettabile». «Per il decreto», dice Abbagnale dell’Uritaxi, «nell’area aeroportuale “possono svolgere servizio i tassisti dei capoluoghi di Regione e di Provincia oltre che dei Comuni in cui ricade l’aeroporto”, ma svolgere il servizio non equivale al diritto di posteggio e sosta prolungata all’aeroporto in attesa che arrivi il cliente, piuttosto il tassista fuori Comune può entrare in aeroporto e prelevare il cliente su richiesta dello stesso. Al contrario il posteggio è consentito solo ai Comuni su cui ricade l’aeroporto, in questo caso Pescara e San Giovanni Teatino». «Il Comune di Pescara sostiene i tassisti», dice Fiorilli, «ed è al loro fianco. Oggi andremo dall’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra per verificare la possibilità di chiarire la vicenda scongiurando anche lo sciopero, ma soprattutto al fine di placare gli animi e riportare serenità in quello che è un servizio di interesse pubblico. È evidente che chiederemo l’adozione di provvedimenti di rigore dopo quanto accaduto dichiarando la tolleranza zero nei confronti di eventuali abusivi».

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