Augello cambia strategia sulle pregiudiziali. Letta vede Alfano: andare avanti si può. Si cerca un compromesso
Tutto rimandato. In serata infatti la situazione si sblocca. «Il relatore Augello ha ritirato le pregiudiziali e si è deciso all'unanimità di cominciare la discussione generale sulla relazione di Augello. La sua proposta è stata quella di convalidare l'elezione di Berlusconi». A darne notizia ai cronisti è stata la vicepresidente della Giunta dell'Immunità del Senato Stefania Pezzopane. Insomma, Silvio Berlusconi non deve decadere. Una conclusione cui il relatore del Pdl arriva, dopo oltre tre ore e che non va vista - secondo il relatore del Pdl - come «un compromesso al ribasso». Ma un passo in avanti.
VOTO FORSE GIOVEDI' - Slitta così la discussione sulla relazione Augello in Giunta delle Elezioni del Senato che è stata aggiornata giovedì prossimo alle ore 15. Ogni senatore avrà a disposizione 20 minuti per gli interventi. Ma prima mercoledì si riunirà l'ufficio di presidenza della Giunta per le Immunità del Senato per decidere il calendario dei lavori sul caso Berlusconi. Secondo il Pd è probabile che il voto arrivi o giovedì stesso o la seduta successiva.
CALA LA TENSIONE - Il tutto dopo una giornata tesa, fatta di scontri tra il Pd e il Pdl. In serata i dissapori sembrano però affievolirsi. Due i fattori che fanno pensare a una rappacificazione nel governo delle larghe intese. Il primo: Enrico Letta incontra nel pomeriggio a palazzo Chigi il vicepremier Angelino Alfano e gli altri ministri del Pdl. Per i bene informati il presidente del Consiglio sarebbe uscito dal colloquio ancora persuaso del fatto che ci siano le condizioni perché il governo vada avanti. La parola d'ordine è «andare avanti si può». Il secondo elemento è l'annullamento da parte di Berlusconi della riunione dei gruppi parlamentari. Due segnali che vanno nella direzione di un raffreddamento delle tensioni che si aggiungono alle voci di un possibile accordo per il cammino della Giunta per le immunità del Senato che è tornata a riunirsi alle 20.
«GIOCHETTI» - E non sono mancate le critiche da parte del M5S. «Se qualcuno pensa che si possano fare «giochetti» in Giunta per le elezioni del Senato sbaglia e di grosso», ha scritto su Facebook Michele Giarrusso. E a far risalire la temperatura del dibattito, in serata, anche Guglielmo Epifani, ospite a Matrix, che ha dichiarato: «Non siamo nella Repubblica delle banane dove il diritto è piegato agli interessi di qualcuno. In uno stato democratico sarebbe come affermare la legge del più forte, la legge della giungla». «Quando c'è una legge - sottolinea - questa va rispettata. Se ci fossi io al posto di Berlusconi sarebbe lo stesso», altrimenti verrebbe meno «la certezza del diritto». E ha aggiunto: «Si arrivi subito al voto, non si può andare avanti a lungo. È ora di tirare una riga e pensare all'interesse del paese». Epifani ha ribadito che la sentenza nei confronti di Silvio Berlusconi «è una sentenza equilibrata e giusta. Non sta a me entrare nel merito, ma una sentenza di terzo grado non può non essere rispettato».
LE POLEMICHE - In giornata Alfano s'era detto «esterrefatto per il comportamento del Pd, lunedì, in Giunta». Il segretario del Pdl diceva: «Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese». Dubbi sulla tenuta del governo arrivavano anche da uno che con Berlusconi ci ha lavorato molto ai tempi della maggioranza Pdl-Lega, il segretario e attuale presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. L'esecutivo è destinato a cadere? «Io penso di sì, dalle informazioni che ho mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa. Questo governo durerà ore, forse. Siamo arrivati al 'redde rationem'». E poi Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, delineava già i contorni di un futuro governo: «Se il governo Letta dovesse cadere succederà certamente che parlamentari del Movimento 5 Stelle aderiranno a un nuovo esecutivo. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel e fuoriusciti dal M5S».
AUGELLO - In giornata era arrivata dal relatore sul provvedimento in Giunta, Andrea Augello, una integrazione: «Ci muoviamo - aveva annunciato - su un terreno inesplorato e per questo occorre individuare una procedura. Stasera presento le mie trenta righe integrative, venticinque per l'esattezza, per il resto non chiedo nulla. Ho parlato anche troppo, cinque ore, ascolterò».