L'AQUILA Che le elezioni regionali si terranno nel corso di un election day è cosa certa, ma resta da stabilire se saranno accorpate alle europee del 25 e 26 maggio o, in altra data, alle politiche, in caso di caduta del Governo Letta e ritorno anticipato alle urne per il rinnovo delle Camere. Va detto che l’accorpamento con le europee, però, si falontano, e le segreterie politiche abruzzesi seguono con ansia quanto accade nella Giunta per le elezioni del Senato che sta valutando il caso della decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare, con i rischi di ritiro della delegazione Pdl dal Governo e conseguente apertura della crisi. Se si andrà al voto anticipato per le politiche, in tardo autunno o in tardo inverno, le regionali si svolgeranno in concomitanza di quella tornata elettorale.
Naturalmente la caduta del Governo Letta non comporta l’automatico ricorso alle urne, perchè in Parlamento potrebbe venir fuori una nuova maggioranza a sostegno di un Letta-bis o di un altro Governo. A quel punto resterebbe in piedi la pista che porta all’election day con le europee di maggio, anche se si levano da tempo voci fortemente critiche, dalle opposizioni ma anche all’interno della maggioranza di centrodestra, contro una legislatura regionale che durerebbe ben cinque mesi in più della durata fissata per legge. Il governatore Gianni Chiodi si è detto favorevole a rispettare la scadenza naturale della legislatura (si votò nel 2008 il 15 dicembre), ma nel suo partito, il Pdl, in tanti spingono per portare gli abruzzesi alle urne a maggio, ed anche in altre parti dell’Emiciclo c’è chi guarda a maggio per spuntare cinque mesi in più di stipendio da consigliere, nascondendo questa ambizione dietro l’opportunità di risparmiare fondi alle casse della Regione con l’accorpamento degli appuntamenti elettorali.
Di election day si è parlato ieri nel corso della conferenza dei capigruppo, all’Emiciclo, guidata dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, la cui posizione è da tempo nota: l'accorpamento delle elezioni farebbe risparmiare circa sette milioni e mezzo di euro e, se si dovesse votare a maggio, l'affluenza al voto sarebbe più intensa rispetto al periodo dicembre-marzo. La decisione sulla data del voto deve essere presa con un decreto dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, d'intesa con il presidente della Corte d'Appello e sentito il presidente del Consiglio, Pagano. Chiodi potrebbe convocare le elezioni a ridosso del 15 marzo per poi attendere un pronunciamento del Governo nazionale di riallineamento con un election day. Il parere del Ministero dell'Interno ha svelato che l'election day è sancito da una norma nazionale del 2011 sul taglio dei costi della spesa.