Iscriviti OnLine
 

Pescara, 15/12/2025
Visitatore n. 750.220



Data: 11/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Docenti e tecnici la scuola al via con tanti vuoti

La campanella sta per suonare dando avvio all’anno scolastico 2013-2014 e, puntuali come sempre, tornano i problemi che affliggono endemicamente l’istruzione. A Pescara e provincia la situazione riecheggia il trend nazionale: poche immissioni in ruolo, risorse scarse e massiccio ricorso alle supplenze, come spiega il segretario generale della Cgil Emilia Di Nicola: «Il funzionamento ordinario non è garantito dai numeri di organico. La sofferenza è soprattutto per il personale Ata, soltanto 29 operatori in tutta la provincia. Per gli assistenti tecnici e amministrativi, non solo non sono state programmate immissioni in ruolo, ma anche nell’organico di fatto non ci saranno ulteriori risorse. A tal proposito i sindacati chiederanno un aumento dei collaboratori scolastici e che, per lo meno nell’organico di fatto, siano previsti aumenti di personale».
Il quadro non migliora per quanto riguarda i docenti: «A livello generale - prosegue la sindacalista - le immissioni in ruolo non corrispondono al fabbisogno reale delle scuole stesse; nella scuola dell’infanzia, rispetto ad un fabbisogno di 23 unità sono state fatte solo 10 immissioni; per le superiori, il fabbisogno era di 26 unità ma sono state fatte solo 19 nomine; alle medie di primo grado, a fronte di un fabbisogno di 34 posti sono state effettuate soltanto 16 nomine; nel sostegno, sono state soddisfatte soltanto la metà delle 24 immissioni previste. Anche per i dirigenti scolastici registriamo numeri insufficienti, e va sottolineato che far reggere due istituti alla stessa persona significa svilirne il lavoro». Ci sono poi casi locali sui quali si sta combattendo una dura battaglia: «Come Cgil abbiamo aperto una vertenza contro il ministero per circa 50 precari della scuola e l’8 ottobre si dovrebbe arrivare a sentenza del giudice del lavoro di Pescara. Inoltre, siamo in piena lotta contro la soppressione del convitto situato a Villareia di Cepagatti: come sindacati abbiamo chiesto un incontro allo scopo di valutare la sospensione della chiusura per un anno e approfondire le esigenze effettive del territorio, ma finora non c’è stato alcun riscontro da parte dell’Ufficio scolastico regionale. Il nostro discorso è semplice: non si può chiudere una scuola il 28 agosto, in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico».
Come prassi generale la Di Nicola - che giudica buone le relazioni con le altre sigle sindacali («abbiamo sempre lavorato unitariamente, con obiettivi condivisi e azioni comuni») sostiene che «lo Stato dovrebbe fare più immissioni in ruolo: il ministero fa un monitoraggio continuo e sa bene quanti posti servono, è inutile questo balletto tra organico di diritto e organico di fatto che si scatena ogni anno di questi tempi».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it