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Data: 12/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Disabili, verde, inquinamento: sì con prescrizioni per Filò. Le modifiche urgenti sono per eliminare barriere architettoniche

Via libera, ma con prescrizioni, a Filò. Il verdetto sul destino della filovia sulla strada parco è arrivato ieri sera al termine di una riunione fiume del comitato regionale di valutazione di impatto ambientale. L’ennesima, altre dieci ore di screening, che si sono sommate alle altrettante che ci erano volute nella riunione del 18 luglio oltre a quelle del 18 giugno. Quella di ieri, però, al terzo esame si è conclusa con un primo punto fermo: il progetto della filovia, il cui cantiere quasi ultimato sulla strada parco è fermo da ottobre scorso, è stato approvato con prescrizioni. Il fronte del No alla filovia già annuncia ricorso al Tar. In sostanza quello di ieri sarebbe stato un parere favorevole con prescrizioni, un sì alla filovia condizionato a disposizioni a cui la Gtm dovrebbe attenersi per andare avanti. La prescrizione più importante, delle cinque che sarebbero state infine formulate dal comitato Via, riguarderebbe le barriere architettoniche. Che i marciapiedi fossero in alcuni tratti impraticabili perché stretti, e che quindi per chi è costretto sulla sedia a rotelle avvicinarsi alle fermate del filobus sarebbe un percorso a dir poco a ostacoli anche per le pendenze delle rampe di accesso, lo avevano peraltro certificato con un corposo dossier fotografico Wwf-Carrozzine Determinate- Utenti Strada Parco e Oltre il Gazebo No Filovia. Ieri lo hanno ribadito con tanto di grafici quando sono stati sentiti in audizione davanti il comitato Via. In audizione, nel corso della giornata, anche l'associazione Strada Parco, altra costola del No alla filovia, e la Gtm per l'opposto fronte. Sul nodo delle barriere, il comitato Via avrebbe infine prescritto alla Gtm l'adeguamento alla normativa sui lavori pubblici, ossia il dispositivo di conformità in materia, da acquisire.
Altro punto caldo, su cui il comitato regionale aveva già chiesto integrazioni, riguardava la documentazione degli effetti sulla qualità dell'aria. A questo proposito, tra i dispositivi richiesti, ci sarebbe la ripiantumazione in città di 1500 alberi. Tra le altre prescrizioni formulate ci sarebbe anche quella di tener conto dell'effetto-cumulo nella futura progettazione, e quindi esame, degli eventuali prossimi lotti della filovia. Insoddisfatto il fronte del No alla filovia, che invece aveva chiesto che il progetto venisse bocciato, oltre che per l'inadeguatezza del tracciato anche per quella che si configurerebbe di fatto come procedura di Valutazione in sanatoria, a un progetto i cui lavori sono quasi ultimati.
A questo punto la battaglia si sposta nelle aule della giustizia amministrativa, come già annunciato. Tecnicamente quella di ieri era una verifica di assoggettabilità a Via. «Faremo immediatamente ricorso al Tar - avverte Loredana Di Paola, Wwf -. Secondo noi si tratta di una autorizzazione in sanatoria, che riteniamo illegittima e in contrasto con la normativa vigente nazionale e comunitaria: la valutazione di impatto ambientale si compie su progetti preliminari e non esecutivi. Anche per questo avevamo chiesto che il progetto fosse rigettato, oltre che per i vizi e per l'inadeguatezza del tracciato: le pesanti prescrizioni imposte peraltro confermano la fondatezza delle osservazioni del Wwf e delle altre associazioni, imponendo alla stazione appaltante adeguamenti progettuali per noi impossibili da attuare».

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