Il presidente della Giunta, Dario Stefano (Ansa)Il presidente della Giunta, Dario Stefano (Ansa)
All'indomani dell'intesa (fragile) raggiunta martedì sulla procedura da seguire per il caso Berlusconi, non sembra esserci l'unanimità nella decisione sul calendario dei lavori che dovrebbe seguire la Giunta del Senato. Queste le posizioni emerse durante la riunione dell'Ufficio di presidenza sui tempi per arrivare al voto sulla relazione Augello: da una parte il Pdl, con il senatore Caliendo, che ha chiesto di chiudere in due settimane. Sull'altro fronte il Pd e il M5S che vuole il voto entro questa settimana al più tardi lunedì. Infine Scelta Civica vorrebbe completare il tutto entro martedì della settimana prossima. «In assenza dell'unanimità - spiega Stefania Pezzopane (Pd) - dovrà essere giovedì il presidente a proporre il calendario».
STEFANO - «Giovedì, in apertura di seduta, cercherò di fare una proposta di mediazione che ottenga il via libera dalla più ampia maggioranza. Le posizioni non sono distantissime, pertanto penso che si possa arrivare per domani ad una decisione condivisa». conferma il presidente della Giunta Dario Stefano (Sel) che getta acqua sul fuoco: «Ho convocato l'Ufficio di presidenza perché è un organo di programmazione e immaginavo di fissare un calendario con la data del voto sulla proposta Augello: c'è stata qualche differenza di vedute sull'ordine dei lavori e non si è riusciti a trovare un'intesa definitiva. Si tratta di problemi superabili e spero di mettere ai voti domani, in plenaria, una proposta di calendario condivisa». Sui tempi Stefano sostiene che«non si parla di settimane ma della prossima settimana: l'ultima proposta del capogruppo Pdl in giunta è di arrivare al voto giovedì 19». E poi conclude: «Non possiamo farci condizionare da esigenze di governo, altrimenti non opereremmo in punta di diritto, ma per appartenenza politica».
BUEMI - Il socialista Enrico Buemi ha lasciato in anticipo l'Ufficio di presidenza per protestare contro «l'atteggiamento del Pd che probabilmente vuol far cadere, con quest'atteggiamento, il governo Letta». «Questa posizione di Buemi è kafkiana, ridicola e pretestuosa», commenta il vicepresidente della Giunta Stefania Pezzopane. «Soprattutto - osserva - perché lui non ha fatto nessuna di queste dichiarazioni in Ufficio di presidenza, ma solo a voi della stampa, e poi perché provengono da un uomo eletto nel Pd».
GIARRUSSO - Il senatore del M5S, Michele Giarrusso, spiega: «Chiederemo che i lavori vadano avanti ad oltranza. La legge Severino è chiarissima e dice che la decisione va presa «immediatamente. Qua sono passati quasi due mesi». Il senatore grillino conclude con una battuta sferzante contro Berlusconi: «Dobbiamo fare presto anche perché c'è un pregiudicato in Senato e quindi la decisione deve essere presa con immediatezza».