Parere favorevole alla non demolizione delle opere realizzate per quanto riguarda il progetto di impianto Tpl elletrificato a tecnologia innovativa tra Pescara e Montesilvano presentato dalla Gtm Spa. Al contempo accolte le osservazioni delle associazioni ambientaliste in merito alle barriere architettoniche e alle emissioni in atmosfera ed acustiche , con susseguente invito ad adeguare il progetto. Il Comitato Via, chiamato a decidere sulla fattibilità della tanto discussa opera della Filovia sulla strada parco, decide, in difenitiva di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, facendo esultare la Gtm già pronta a riprendere i lavori dopo la sospensione di qualche tempo fa, e quegli amministratori pubblici che da sempre sostengono la necessità dell'opera, unica soluzione per combattere lo smog del traffico. Non alzano bandiera bianca, invece, le associazioni ambientaliste che parlano di vero e proprio pasticcio: "La partita non é affatto chiusa - ammonisce Mario Sorgentone dell'Associazione Strada Parco che in una nota avverte - dall'ottusa e preconcetta politica del centrodestra e dall'ambiguità del centrosinistra i pescaresi si ritroveranno a dover fare i conti con veri e propri mostri di 18,50 metri girare a vuoto sulla strada parco, ma il comitato regionale ha violato la legge - denuncia ancora Sorgentone - perchè la Valutazione d'impatto ambientale é uno strumento preventivo e non può essere consultato in sanatoria." Sulla stessa linea il WWF che ha già pronto il ricorso al Tar, sottoscritto anche dall'associazione "carrozzine determinate" e dal Comitato "No Filovia": "Non si può fare una valutazione d'impatto ambientale postuma - precisa Loredana Di Paola del WWF - gli adeguamenti andavano fatti sul progetto preliminare non su quello preventivo, siamo di fronte ad una illegalità diffusa frutto di un grande pasticcio
LA REAZIONE DEI COMITATI: IL COMUNICATO
"Premesso che si tratta di una autorizzazione in sanatoria quindi per noi illegittima e che impugneremo immmediatamente al TAR . Comunque le pesanti prescrizioni imposte confermano la fondatezza delle osservazioni del wwf e delle altre associazioni imponendo alla stazione appaltante adeguamenti progettuali impossibili da attuare.
Le associazioni wwf abruzzo, carrozzine determinate, com. No filovia oggi hanno presentato un dossier per controbattere alle integrazioni fornite dai consulenti della GTM al comitato via, che lo scorso 18 luglio aveva emesso un preavviso di rigetto, richiedendo ulteriori approfondimenti in materia di inquinamento atmosferico, impatto acustico e richiedendo soluzioni per la eliminazione delle barriere architettoniche.
Le associazioni ribadiscono come la procedura in corso e' tutt'ora illegittima, non essendo possibile fare una valutazione di impatto ambientale postuma. Posizione confermata dalla stessa Gtm che, per bocca dei suoi consulenti, ammette indirettamente il forte impatto ambientale Dell' opera rilevando l'esistenza delle numerosissime barriere architettoniche insistenti sul tracciato scelto! La valutazione di impatto ambientale, regolata da norme nazionali e comunitarie e che valuta le condizioni ambientali, sociali ed economiche, si compie su progetti PRELIMINARI e non esecutivi, proprio per consentire opportune modifiche, ovvero soluzione alternative di progetto e/o di sistema volte a migliorare l' opera, anche e soprattutto mediante la partecipazione pubblica. Oggi questa valutazione, fatta su un progetto esecutivo, per di più a lavori ultimati non ha alcuna legittimità. Le associazioni hanno mostrato al comitato un power point (frutto di un lavoro meticoloso fatto di rilievi e misurazioni sul campo) che ha dimostrato senza ombra di dubbio l impossibilità di eliminare le numerosissime barriere che, per ammissione degli stessi consulenti Gtm, esistono in quantità e di varia tipologia. Marciapiedi fuori norma (in alcuni tratti pressoché inesistenti) , doppie e anche triple pendenze degli scivoli, rampe tutte fuori norma con pendenze ben oltre l'8%, tutto cio senza possibilita concreta di adeguamento per mancanza di spazio. e ancora : ostacoli di ogni tipo che la GTM propone di evitare attraverso incredibili gimcane e attraversamenti del percorso filoviario a prezzo della sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e dei disabili in carrozzina. Banchine che escono sulla pista ciclabile, pista ciclabile che in vari punti si interrompe senza soluzione. Anche riguardo le prescrizioni sull'inquinamento atmosferico le associazioni hanno contestato puntualmente i dati sovrastimati e per nulla esaustivi presentati dai consulenti Gtm. Tali dati sono fondati sulla presunta capacità del sistema di catturare 5000 auto sui 60000 accessi giornalieri. Dato assolutamente inattendibile perché comporterebbe un numero complessivo di passeggeri per anno pari a 5 milioni di utenti! Dato incompatibile con il tratto monco di soli 8 km . Lo studio Gtm non tiene inoltre in alcun conto del peggioramento della qualità del' aria dovuto al rallentamento dei flussi veicolari in prossimità delle 20 intersezioni con il tracciato".
IL COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE "STRADA PARCO":
La cattiva politica ha preso il sopravvento sugli interessi della città.
Invito i politici che oggi gongolano, trionfanti, per la ripresa dei lavori della filovia, a risentirci tra qualche anno, quando osserveremo mostri di 18,50 metri girare a vuoto sulla strada parco, senza altri passeggeri che gli extracomunitari, e con milionarie passività di gestione che graveranno come al solito sulle spalle dei cittadini.
Il comitato regionale VIA ha accolto le argomentazioni della GTM, stilate a tavolino da un pool di famosi e ben retribuiti professionisti, che hanno saputo inventare presunti vantaggi per il traffico e l'inquinamento, che non trovano sostegno in niente se non nel tentativo di giustificare delle scelte sbagliate, che, se discusse prima dell'inizio dei lavori, potevano essere modificate e migliorate.
Rimane un mistero, come sarà possibile trasportare ottocento passeggeri l'ora in un percorso di soli otto kilometri e come l'istallazione di 22 nuovi semafori sulla strada parco possa giovare all'inquinamento.
L'impegno profuso dalla associazione strada parco in questi anni, per evitare una ulteriore ferita alla nostra città - dopo le vicende della diga foranea, del cementificio, delle antenne- è stata finora vanificata dalla ottusa e preconcetta politica del centrodestra e dalle ambiguità del centrosinistra.
Ma la partita non è chiusa, perché il comitato regionale ha violato la legge, accettando la VIA in sanatoria, che invece è uno strumento preventivo, come sancito da tante sentenze del consiglio di stato, TAR, Corte di Giustizia ecc..