La responsabilità dello stato di agitazione dei tassisti di Chieti e Pescara è del Comune di Chieti, «l’hanno creato loro» dice il presidente regionale UriTaxi Antonio Abagnale che punta il dito contro il sindaco Di Primio «che ha pensato bene di fare un regolamento a suo piacimento senza consultare minimamente il nostro vicesindaco Fiorilli, come stabiliva il decreto 58 della Regione, mettendo così i tassisti chietini nel caos più totale». Decreto che Abagnale è pronto a impugnare come Uritaxi e come tassista del Cotape, consorzio di Pescara. «Quel decreto per noi è illegittimo in quanto non ci sono nè gli stalli per i taxi di Chieti e neanche gli accordi tra i comuni che disciplinano i tassisti sulla modalità di carico e di turnazione, violando inoltre la norma secondo cui ogni tassista posteggi nel territorio dove viene rilasciata la licenza. La legge prevede anche che le chiamate taxi vengano prese sulla città dove viene rilasciata la licenza: l’aeroporto ricade su Pescara e San Giovanni Teatino, Chieti con il suo radiotaxi risponderà su altri comuni?». A quest’ultima domanda risponde così il consorzio Cometa: «Al di là dei ricorsi e delle impugnazioni, il decreto della regione è in vigore e va rispettato - dicono -. Nove le auto pescaresi autorizzate a occupare gli stalli in aeroporto, tre quelle di Chieti e una per San Giovanni Teatino. Una volta che quelle auto hanno caricato clienti, si lavorerà con chiamate al radiotaxi e potranno lavorare anche le auto bianche di località vicine» è la loro risposta. «Anche perché il turno è di 14 taxi, visto che oltre all’aeroporto serve coprire anche il servizio in stazione e in altre zone della città» ribattono. Quanto ai mancati accordi tra Chieti e Pescara, «è Pescara con Fiorilli che non ha mai voluto un regolamento condiviso, ecco perché Di Primio ha fatto da solo nel rispetto del decreto». Benzina sul fuoco che certo inasprirà i rapporti tra Cometa e Cotape e questo spiega lo stato di agitazione e la minaccia di sciopero già annunciati dal consorzio pescarese.
Ieri in aeroporto i tassisti del Cotape hanno incassato la solidarietà del consigliere comunale del Pd pescarese Enzo del Vecchio, andato a rendersi conto di persona della situazione. «Alle 14.15, con i voli provenienti da Bruxelles e Barcellona - dice Del Vecchio - si potevano contare 15 macchine del Cotape e solo una di Cometa: un solo taxi ha avuto la fortuna di caricare passeggeri. Ma allora perché questa bramosia per i posteggi all’aeroporto? Mi hanno spiegato che l’obiettivo è un altro: il Cometa ha interesse solo a raccogliere passeggeri nell’area di Pescara grazie al radiotaxi con prefisso 085». Al Cometa confermano: «Non possiamo stazionare negli stalli, ma girare con il radiotaxi sì ed è assolutamente legale».