MONTESILVANO All’indomani della presa di posizione del consigliere dell’Udc, Pietro Gabriele, che si è detto contrario all’esternalizzazione del servizio di trasporto pubblico scolastico, ad esprimersi contro la proposta attualmente al vaglio dall’amministrazione Di Mattia sono altri due esponenti della maggioranza: Deborah Comardi (Sel) e Gabriele Di Stefano (Pd). «In linea di principio, come Sel, siamo contrari alle privatizzazioni», dichiara la consigliera Comardi. «Ci rendiamo conto che c’è un bilancio che deve quadrare ma siamo lo stesso fortemente critici verso l’esternalizzazione perché questo è un servizio che tocca le fasce deboli della città e per noi, in questo momento, il rispetto di queste persone è prioritario. E poi», conclude la consigliera, «non crediamo che con la privatizzazione si risparmierà, perché i 15/16 dipendenti che attualmente svolgono il servizio resteranno tutti all’interno del Comune». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere del Pd, Gabriele Di Stefano. «Sono fortemente contrario alla privatizzazione degli scuolabus», sottolinea, «perché non è possibile che un Comune non sia in grado di gestire neanche un servizio semplice e basilare per le famiglie di Montesilvano come questo». A intervenire sull’argomento, per rispondere in particolare alle polemiche sollevate sull’attuale gestione del servizio dall’associazione Giamel, è poi Giuseppe Maggiore dell’ufficio Servizi. «Il meccanico dell’autoparco, che si occupa di circa 80 mezzi e non solo degli scuolabus», sottolinea, «inizia a lavorare alle 7,30 e non dopo le 8 come erroneamente sostenuto e non è mai accaduto che un pulmino non sia partito perché mancava il meccanico. Inoltre, se i mezzi vengono portati al meccanico D’Annibale», conclude, »è perché la ditta ha vinto un regolare bando di gara».