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Data: 13/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Zanonato: «Aiutare L’Aquila». Il ministro alla presentazione del rapporto Censis per la Festa nazionale della Cia

L’AQUILA «E’ da risolvere ancora la questione dell'aiuto di Stato. Quando una zona è colpita in questo modo non si può parlare di concorrenza, bisogna invece intervenire per riportare le zone colpite al pari delle altre, bisogna superare questo inghippo, credo che si riuscirà a farlo». Le parole del ministro per lo Sviluppo Economico Zanonato ridanno coraggio all’Aquila anche se le promesse, prima di lui, sono fioccate. E i risultati un po’ meno. Zanonato era all’Aquila per la presentazione del rapporto Censis su agricoltura e sisma, nel quadro della festa nazionale della Cia che si sta svolgendo in questi giorni sull’asse con Teramo. «Oltre 86 milioni - ha ricordato - sono stati distribuiti a 4 mila aziende per far ripartire l'economia di queste zone. Ora siamo in contatto con il sindaco in modo tale da rendere più rapido possibile le procedure. Una delle questioni è proprio quella delle procedure, e soprattutto della velocità nell'utilizzo dei fondi che a volte si fatica ad avere». Intanto il Tar ha annullato le circolari Inps e Inail che prevedevano la restituzione totale delle tasse invece che scontata al 60% per imprese e partite Iva.

L’AQUILA L'agricoltura diventa ancor più green in Abruzzo nel post sisma dove sono ora oltre mille le aziende gestite da giovani su un totale di 67.100 su tutto il territorio regionale, per un giro d'affari di circa un miliardo di euro come spiega il presidente della Cia Abruzzo, Domenico Falcone. E’ un dato che agisce in un settore in contrazione sul quale però si riflette molto: la possibilità che possa diventare un sentiero da percorrere per assicurare una diversificazione del settore produttivo è un motivo di confronto negli ultimi mesi. Resta stabile il numero degli agriturismi; ingenti, invece, i danni del terremoto in Abruzzo che ha provocato danni per circa 20 milioni di Euro. Sono i passaggi essenziali della ricerca del Censis presentata ieri mattina all'Aquila in occasione di un convegno nella sede di San Giuseppe de' Minimi, il report ha svelato i dati della ripresa non solo nel territorio abruzzese, ma anche in quello emiliano che ha riportato in seguito al terremoto danni per 2,4 miliardi. La convention rientra tra gli eventi previsti per la festa nazionale della Cia in corso di svolgimento in questi giorni, sull’asse con Teramo.
In entrambi i casi è stata la burocrazia l'ostacolo maggiore. L'Aquila vive una situazione kafkiana per la quale gli sgravi, ottenuti in ritardo, potrebbero ora essere restituiti a causa della eventuale procedura di infrazione europea della norma sulla libera concorrenza. Una situazione che accomuna al comparto dell'agricoltura anche tutte le attività produttive del cratere sismico in attesa di lumi dall'Europa. Insomma, il sostegno c’è ma in ritardo e poi va rimandato indietro.
LA FIDUCIA DEL MINISTRO

Il convegno rivestiva un aspetto importante anche per la presenza di un autorevole esponente del governo Letta, il ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. Sul punto specifico delle dinamiche del mercato agricolo Zanonato si è detto ottimista. «Oltre 86 milioni - ha ricordato sono stati distribuiti a 4 mila aziende per far ripartire l'economia di queste zone. Ora siamo in contatto con il sindaco in modo tale da rendere più rapido possibile le procedure. Una delle questioni è proprio quella delle procedure, e soprattutto della velocità nell'utilizzo dei fondi che a volte si fatica ad avere. Da risolvere ancora la questione dell'aiuto di Stato. Quando una zona è colpita in questo modo non si può parlare di concorrenza, bisogna invece intervenire per riportare le zone colpite al pari delle altre, bisogna superare questo inghippo, credo che si riuscirà a farlo». Zanonato ha inoltre ribadito che le aziende in Abruzzo sono aumentate del 13% annunciando ulteriori iniziative per migliorare il comparto dell'agricoltura.
IL RITARDO DEI SOSTEGNI

La perdita di aziende agricole nel post sisma è stata del 30% circa. Durante i lavori del convegno sono stati sottolineati i colpevoli ritardi per il ristoro dei danni arrivati solo un anno e mezzo dopo. Il secondo bando invece è stato pubblicato nel luglio scorso. Non è mancato tuttavia il ritorno alla fiducia da parte dei coltivatori che si sono riappacificati con il territorio e con la natura che li aveva colpiti. La ripresina infatti c'è stata nel cratere sismico con 350 nuove imprese tra il 2009 e il 2010 per un incremento dell'11%. Un risultato che fa ben sperare per il futuro in attesa che siano individuate nuove vocazioni per un territorio come quello abruzzese che ha le carte in regolare per puntare sui prodotti dop.

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