È terminato l'incontro tra il segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani, e il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Il colloquio è durato oltre un'ora e mezza. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi era arrivato poco prima di mezzogiorno, giovedì, nella sede del Pd a Roma, in largo del Nazareno. Parlando con i cronisti che gli chiedevano un commento sulla durata del governo Letta, il sindaco di Firenze risponde: «Sul governo ho già detto tutto». Quindi sui temi dell'incontro con il segretario chiosa: «Non credo proprio che parleremo di regole».
LETTIANI CONTRO RENZI - «Niente scherzi, Matteo»: l'incontro tra il segretario del Pd e Matteo Renzi era programmato da un po' ma la discussione si è fatta più stringente con l'avvicinarsi dell'assemblea del Pd (il 20 e 21 settembre) e, soprattutto, dopo l'intervento del rottamatore alla trasmissione «Porta a Porta» giovedì sera. Il colloquio, da quello che si apprende, è stato in gran parte dedicato alle vicende politiche e al governo e solo nella parte finale alla questione delle regole per il Congresso. «Cordiale, molto disteso» il clima. Anche se le dichiarazioni rilasciate da Renzi durante la trasmissione condotta da Bruno Vespa hanno spiazzato il Pd e contrariato anche Palazzo Chigi e i lettiani. Nei giorni scorsi, il sindaco di Firenze aveva fatto sapere ai big del Pd che la platea di Raiuno sarebbe stata l'occasione abbassare la tensione sul governo. Ma l'attacco rivolto, durante la trasmissione, da Renzi al premier Enrico Letta - pensa «solo alla sua seggiola» - ha creato non pochi malumori.
«EPIFANI PIU' DOROTEO DI ME» - E non è tutto. Matteo Renzi, sempre durante la trasmissione «Porta a Porta», alla domanda "Letta e Renzi due democristiani", aveva risposto: «Io non sono mai stato democristiano. Non sono mai stato nel giovanile della Dc dove c'erano Franceschini e Letta. Quando ho iniziato a votare c'era Berlusconi ma non la Dc. Vengo dagli scout e dal mondo parrocchiale, poi sono cresciuto nell'Ulivo di Prodi. Tutto mi sento tranne che metodologicamente democristiano: loro non dicevano le cose in faccia, io tutto sono tranne che così». Poi Matteo Renzi ha aggiunto: «Nel Pd ci sono molti più democristiani che nella Dc di allora: Epifani è più doroteo di quanto lo sia io».