TERAMO. L'astensione dal lavoro straordinario indetta dai sindacati di categoria a difesa dei diritti dei lavoratori dell'Arpa si ripercuote in queste ore sugli studenti, lavoratori e semplici utenti.
Centinaia di pendolari in questi giorni sono state lasciate a piedi per mancanza di corse dell'Arpa, sia lungo la direttrice adriatica ed in particolare sulla Teramo-Giulianova, che dalle vallate interne verso Teramo città.
Il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro chiede di trovare una soluzione immediata perché «i dipendenti dell'azienda e i viaggiatori non devono pagare le colpe di altri».
«Qui è in gioco sia la tutela dei posti di lavoro, sia la sicurezza e la qualità nei servizi», fa notare il primo cittadino. «Certo, le astensioni dal lavoro straordinario stanno creando disagi, tanto maggiori considerato che sono state riaperte le scuole. Però a volte queste iniziative sono le sole, quando le controparti risultano sorde e cieche, per suscitare una più ampia attenzione sulle difficoltà che l'azienda sta vivendo per colpa di scelte del tutto sbagliate e, aggiungerei, incomprensibili. Emblematico in proposito – continua il sindaco - il fatto che la tratta Roma-Teramo-Giulianova frutti all'Azienda, grazie ai 350 viaggiatori al giorno, entrate per circa 2 milioni l'anno. Ebbene, invece di potenziare mezzi e personale, i vertici dell'Arpa hanno pensato bene di mortificarla con l'eliminazione del secondo agente, così costringendo il personale a turni straordinari per garantire il servizio. Auspico quindi un deciso passo indietro da parte dei vertici dell'azienda perché è necessario trovare subito soluzioni condivise a tutela e vantaggio di tutti. Insomma, studenti, lavoratori, utenti e i dipendenti non devono pagare le colpe di altri. E non si dimentichi che questa azienda è un patrimonio di tutti gli abruzzesi».
«La società di trasporto regionale», commenta invece il consigliere regionale Claudio Ruffini, «non può permettersi di lasciare a piedi e con enormi disagi centinaia di cittadini e studenti che prendono gli autobus, solo perchè non ha previsto corse bis in quelle tratte. Gli enormi disagi registrati dai pendolari teramani devono trovare un'immediata risposta da parte dell'Arpa e della politica regionale, visto che Arpa è un'azienda partecipata e finanziata dalla Regione Abruzzo».
Ruffini rivolge il suo appello con una lettera anche al Prefetto di Teramo in quanto si tratta di una vicenda che ha ormai assunto rilevanza di ordine pubblico.
«Arpa era conoscenza del problema da tempo» aggiunge Ruffini «i numerosi pensionamenti degli autisti dovevano essere prontamente rimpiazzati, mentre ci dicono che verranno assunte solo tredici nuove unità tramite contratti interinali. Chi paga l'abbonamento ha diritto di vedersi riconosciuto un servizio, è inconcepibile lasciare a piedi le persone per mancanza di autisti».