PESCARA L'assemblea Pd di Villa Immacolata si apre con la richiesta del segretario regionale Silvio Paolucci sia a Gianni Chiodi che al presidente della Corte d'appello: «Le elezioni regionali vanno convocate entro il 14 marzo». Se così sarà, le primarie del centrosinistra si terranno a dicembre. Luciano D'Alfonso annuncia che sarà della partita: anzi, che la sua disponibilità alla candidatura a governatore è proprio legata a un percorso «di grande partecipazione e grande verità». Sulla data del voto è perentorio anche il sottosegretario Giovanni Legnini: «L'Abruzzo non può subire i danni di nove mesi di campagna elettorale. Si fissi subito la data del voto entro metà marzo. Il Pd è pronto: primarie aperte per la scelta del candidato presidente, squadra di governo determinata e competente, progetto per il lavoro e lo sviluppo della regione». Lunga l'agenda citata da Legnini: velocizzazione ferroviaria, collegamento Adriatico-Tirreno con la fondovalle Sangro, risorse per la ricostruzione, no alla petrolizzazione e sì al parco della costa. Il capogruppo in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, nella sua relazione anticipa i temi della campagna elettorale: «Sveleremo le bugie reiterate di Chiodi. La sanità paga le conseguenze di liste di attesa vergognose e della mobilità passiva. Il fallimento sulle infrastrutture strategiche, come il porto di Ortona e l'aeroporto di Pescara. I mancati investimenti in Val di Sangro». Il Pd vuol fare dell’Aquila la capitale europea della cultura e mettere mano alle riforme: azienda unica per l'acqua e le Asl, agenzia unica per lo sviluppo e la politica della casa. Oggi si parlerà di alleanze con Paolucci.