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Pescara, 16/05/2025
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Data: 16/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Linea Avezzano-Roccasecca: all’origine dello stop motivi di sicurezza. L’investimento per l’ammodernamento è di 8 milioni di euro

Tratta Avezzano Roccasecca: Trenitalia ha confermato che la chiusura della tratta è dovuta a ragioni di sicurezza della circolazione, anche alla luce di una recente asserita direttiva dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie che impone la rimozione e la sostituzione delle traverse in legno, ritenute incompatibili con le attuali esigenze di sicurezza della circolazione ferroviaria. L’intervento sulla Avezzano Roccasecca riguarderebbe circa 18 km di linea, tra le stazioni di Balsorano e Capistrello, i cui binari sono interessati dall’usura delle traversine in legno e delle rotaie aggravatasi negli ultimi anni, stimando i costi di tali lavori in circa 8 milioni di Euro (circa 444.000 a chilometro). A questi, nel breve periodo, dovranno sommarsi almeno altri 5 milioni di euro per ulteriori interventi all’infrastruttura ed alle opere civili. È il risultato dell’incontro che si è tenuto a Roma tra i rappresentanti dell’assessorato ai Trasporti regionale, di Trenitalia, di RFI e del Comitato interregionale Salviamo la Ferrovia Avezzano Roccasecca che sono, per il Lazio Emilio Cancelli e Rosaria Villa. I rappresentanti del Comitato hanno illustrato le carenze del trasporto ferroviario chiedendo nell’immediato di riorganizzare il servizio provvisorio di autobus sostitutivi che, in questi giorni, ha creato non pochi problemi. È stata ulteriormente richiesta la collaborazione a livello istituzionale tra le due Regioni Lazio ed Abruzzo, «invitando a riproporre un tavolo allargato ad entrambe, per evitare il rimpallo di responsabilità e non potendo la linea prescindere dall’intervento degli Enti territoriali, anche al fine di valutare le attuali esigenze di mobilità della popolazione. Non ha stupito il tracollo infrastrutturale, tenendo conto che gli ultimi interventi di manutenzione che hanno interessato l’armamento risalgono alla metà degli anni ottanta, ad eccezione dei tratti Civita d’Antino-Morrea, Balsorano-Sora e Isola Liri-Arpino, dove sono state sostituite le rotaie e le traversine in legno con più moderne traverse. RFI dunque ha espresso disponibilità a riattare la linea, solo ove fossero nell’immediato disponibili 13 milioni di euro. Trenitalia, ha specificato il ruolo marginale della Regione Lazio nella gestione della linea (l’Ente finanzia solo sei treni che percorrono la tratta e non sono quelli maggiormente frequentati, in carico invece all’Abruzzo) e la Direzione Trasporto Regionale Lazio non ha a disposizione mezzi diesel (dal momento che tutte le linee del Lazio in esercizio sono elettrificate) ed essendo costretta a farsi arrivare da Sulmona i convogli adatti (gli stessi, per inciso, che circolavano fino a qualche giorno fa), con aggravio di spese non previsto e oggi non facilmente affrontabili»

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