FRANCAVILLA Una manifestazione con fischietti e striscioni ha accolto l'arrivo dei 35 saggi del governo Letta che all'hotel Villa Maria di Francavilla al Mare si riuniscono fino a domani per la chiusura della bozza sulle riforme costituzionali. I saggi sono arrivati in parete alla spicciolata, in parte con un pullman partito la mattina da Palazzo Chigi. Ad attenderli i manifestanti del Movimento 5 stelle, Associazione nazionale partigiani italiani Pescara, Prc e Abruzzo social forum che hanno accerchiato i mezzi dando fiato ai fischietti. Sugli striscioni la scritta “giù le mani dalla Costituzione”. Accanto al manifesto, il benvenuto della città di Francavilla al Mare. «Per modificare la Costituzione stanno violando e aggirando quello che dice la stessa Costituzione. Le riforme di cui parla questa maggioranza sono le riforme scritte nel programma della P2», ha affermato il deputato abruzzese Gianluca Vacca (M5s) tra i promotori della protesta. «È in atto un tentativo di esautorare sempre di più il Parlamento e renderlo molto più inoffensivo e lento, per poi arrivare ad una forma istituzionale in cui il governo abbia potere preponderante. Bisogna fermare questa deriva e migliorare il Parlamento con tutte le forze politiche» ha concluso Vacca, «riportando la questione all'interno di ciò che dice la Costituzione». «Quella del Movimento 5 stelle è una posizione conservatrice, e lo dico tra virgolette, che ha una sua legittimità e che va rispettata così come vanno rispettate questa protesta e tutte le forme pacifiche di protesta», ha ribattuto il ministro per le Riforme Costituzionali, Gaetano Quagliariello, al suo arrivo a Francavilla. «Il testo è già in gran parte steso», ha aggiunto a proposito della bozza di riforma, «lavoreremo 48 ore per chiudere con un mese di anticipo». Sulla modifica dell’articolo 138, contestata dal M5S, Quagliariello ha ricordato che «la disponibilità a modificarlo era stata espressa anche dal presidente Scalfaro, non mi sembra ci siano dubbi sul fatto che Scalfaro sia stato un grande custode della Costituzione. Questa modifica» ha aggiunto il ministro, «garantisce che anche se l'eventuale riforma avrà maggioranza dei due terzi si potrà agire non solo con un referendum, ma con diversi referendum per dare ai cittadini la possibilità di esprimersi su ogni modifica particolare». Sulla riforma della legge elettorale, Quagliariello ha detot che dovrà essere coordinata con la riforma ma che «su quella interverrà io spero il Parlamento prima della Corte costituzionale». «Questo è un centro benessere, l'Italia è diventata un centro malessere, speriamo di sentirci meglio», ha affermato il costituzionalista Michele Ainis, uno dei 35 saggi. Rispondendo ai cronisti che lo interpellavano sulle spese sostenute per la riunione ha detto: «Io sono venuto a spese mie con la mia macchina e sto lavorando gratis. Personalmente avrei preferito non muovermi, anche perché vivo a Roma. Speriamo di fare un buon lavoro».