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Pescara, 16/05/2025
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Data: 16/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fischi e cartelli, proteste nell’albergo dei saggi. Il ministro Quagliariello «Concluderemo i lavori con un mese di anticipo»

La storia d'Italia dei prossimi cinquant'anni è probabilmente segnata anche da questa tappa in terra d'Abruzzo, tra le colline del Trebbiano e degli ulivi secolari, proprio al confine tra Pescara e Chieti. Ma quando arriva il pullman bianco dei saggi, i 33 giuristi e politologi incaricati dal presidente Napolitano e dal premier Enrico Letta di riscrivere la Costituzione, i cancelli dell'Hotel Villa Maria &Sporting di Francavilla al Mare sono bloccati da un muro umano. Protesta pacifica ma decisa quella organizzata dal M5S, Anpi, Rifondazione comunista e Abruzzo Social Forum. L'attacco è su due fronti: la scelta del lussuoso resort che fino a martedì ospiterà i saggi e i loro accompagnatori e, nel merito, il tentativo di scardinare la Carta costituente su mandato di un Governo ritenuto «abusivo», non eletto dai cittadini e frutto di un compromesso tra due forze politiche antagoniste.
STRADA BLINDATA
«I Costituenti vi guardano», recita uno dei cartelli agitato dai manifestanti, molti dei quali indossano magliette bianche con grandi vocali e consonanti per dare vita ad una coreografia che si estende sulle collinette che circondano l'hotel. I circa 500 metri di strada che separano la Nazionale Adriatica dal lussuoso resort sono blindati dai presidi delle forze dell'ordine e da un blocco dei carabinieri. Alle 12,45 si intravede la sagoma del pullman a due piani proveniente dalla Capitale. Il cordone dei manifestanti si stringe e l'autista è costretto a rallentare, sino a fermare la marcia a pochi metri dall'ingresso dell'hotel. Per aprire un varco interviene il questore di Chieti in persona, Filippo Barboso, ma tutto si svolge senza incidenti e dopo qualche slogan urlato all'indirizzo del pullman ritorna la calma. Alla spicciolata prendono possesso delle loro camere nomi importanti del panorama nazionale, di aree e culture politiche diverse: da Luciano Violante a Franco Frattini, da Michele Ainis ad Angelo Panebianco. Nel pomeriggio, proveniente in auto da Chianciano, li raggiunge anche il ministro per gli Affari costituzionali, Gaetano Quagliariello. Starà con loro sino a martedì, quando dal ritiro del Villa Santa Maria dovrà uscire il documento finale di un percorso di lavoro iniziato all'inizio dell'estate e che entro metà ottobre sarà affidato alle due aule del Parlamento.
CONFRONTO
Quagliariello sintetizza così: «Abbiamo avviato la sessione conclusiva per chiudere i lavori della commissione con un mese di anticipo sul previsto. Un primo risultato è stato già raggiunto: illustri costituzionalisti e politologi di diverso orientamento culturale si sono confrontati partendo da una comune diagnosi dei problemi del nostro sistema istituzionale e riconoscendo reciproca legittimità alle differenti opzioni sul lavoro. L'auspicio è che il risultato di questo approfondimento possa aiutare il percorso delle riforme, di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno».

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