PESCARA «Nel 2012 la Gtm ha perso oltre 500mila viaggiatori rispetto all’anno precedente (-558.704 per l’esattezza pari al -4,08%). Un dato nettamente in controtendenza rispetto allo scorso anno nel quale la Gtm, nonostante il taglio delle percorrenze del 10% deciso della giunta regionale e che ha interessato tutte le aziende di trasporto locale, aveva fatto registrare addirittura un aumento, seppur minimale (1.642) dei viaggiatori trasportati». Ad affermarlo sono le rappresentanze sindacali aziendali della Gtm (Gestione trasporti metropolitani) di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Faisa-Cisl e Ugl-Autoferro. Si tratta, dicono i sindacati, di «uUn dato altamente negativo che, aldilà dei dati statistici a livello nazionale che ritraggono una situazione di arretramento generalizzato, costituisce un elemento alquanto preoccupante e che, a nostro parere, è da attribuire senz’altro a una inadeguata e inefficace programmazione dei servizi offerti all’utenza e che, peraltro, avevamo previsto e preannunciato lo scorso anno senza tuttavia poter disporre di un riscontro oggettivo». Si tratta, sempre secondo i sindacati, di « importanti valutazioni statistiche in grado di determinare l’efficienza e l’affidabilità di un’azienda, che si rendono disponibili soltanto con la consultazione e l’analisi dei libri contabili e dei bilanci societari». Una soluzione che, aggiungono i rappresentanti sindacali, «diventa una scelta obbligata quando ti trovi a che fare con un’impresa pubblica che purtroppo stenta a fornire dati e cifre del proprio operato con trasparenza e regolarità. E’ il caso della Gtm di Pescara, l’azienda regionale che gestisce prevalentemente il trasporto pubblico locale dell’area metropolitana». «Se ricordiamo bene», aggiungono i sindacati, «proprio nel 2012, ovvero nell’anno in cui l’azienda ha promosso “la rivoluzione epocale dei servizi”, gli utenti hanno subito una serie di disservizi e penalizzazioni ai quali l’azienda non ha saputo porre rimedio, se non attraverso l’avvicendamento dell’alloradirettore dell’esercizio verso il quale il presidente della Gtm, Russo ha scaricato unicamente le responsabilità di quanto accaduto. Un’utenza ovviamente disorientata e sempre più furibonda sia per la scarsa qualità del servizio (condizionatori non funzionanti, titoli di viaggio non disponibili, continui cambi di percorso, eccetera) che per le modifiche alla programmazione delle linee apportate dall’azienda con il solo criterio dell’improvvisazione e senza il necessario studio approfondito sulle caratteristiche della domanda di mobilità urbana nella città di Pescara, ha scagliato la propria insofferenza sul personale di guida, il vero front-office dell’azienda ed è quello che sta accadendo anche oggi con la riapertura delle scuole e con l’avvio dei nuovi servizi». «Oggi come allora», concludono le rappresentanze sindacali aziendali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Faisa-Cisl e Ugl-Autoferro, «denunciamo il pericolo che questi disservizi e queste modifiche apportate ai servizi senza un’adeguata informativa all’utenza possano determinare anche per il 2013 un ulteriore allontanamemento dell’utenza. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore comunale alla Mobilità, Berardino Fiorilli, sono avvisati».