Le ruspe per Filò ripartiranno entro la settimana prossima. E' l'indicazione emersa ieri, nel corso di due vertici in Comune con la Gtm. Dopo l'ok, condizionato a prescrizioni, che il comitato Via ha dato mercoledì alla filovia, parte il conto alla rovescia sulla riapertura del cantiere sulla strada parco. Domani i tecnici Balfour Beatty incontreranno la Gtm per definire il cronoprogramma. «Il nostro input è che i lavori ricomincino entro 7-10 giorni» annuncia l'assessore Berardino Fiorilli dopo gli incontri di ieri con la Gtm.
Tempi possibili per attrezzare la filovia: 4-5 mesi; poi scatterebbe la fase dei collaudi. «Si riprenderà dalla tesatura dei cavi - precisa Fiorilli -; nel frattempo individueremo anche le opere da realizzare secondo le prescrizioni del comitato Via. La rimozione delle barriere architettoniche, peraltro, era già prevista nei nostri programmi, un obbligo morale anzitutto».
Intanto i sindacati tuonano contro la Gtm sul calo dei passeggeri sui bus: il 2012 si è chiuso con -558.704 viaggiatori, ossia -4,08% rispetto al 2011. «I dati confermano un allontanamento dell'utenza - dicono Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl -. In controtendenza rispetto all’anno precedente il dato negativo del 2012, al di là delle statistiche su un arretramento generalizzato a livello nazionale, a parere nostro è da attribuire a una inefficace programmazione dei servizi». Era stato l'anno del restyling. «L'utenza, disorientata e furibonda per la qualità del servizio e per le modifiche alla programmazione delle linee, ha scagliato l'insofferenza sul personale di guida» aggiungono i sindacati.
«Vero che perdiamo il 4% di passeggeri, ma abbiamo pur sempre oltre 13 milioni di viaggiatori - ribatte il direttore Gtm Maximilian Di Pasquale - e, secondo il rapporto Isfor Hermes sulla mobilità urbana, le municipalizzate dei trasporti perdono in media il 13,9%, il triplo rispetto a noi. Mi sarei aspettato che i sindacati apprezzassero un’azienda che limita i danni quando altre società riportano bilanci ben più preoccupanti, anzichè criticarci per perdite da ricondurre agli effetti della crisi. Una campagna di rafforzamento della lotta all'evasione, e la possibilità di acquistare biglietti a bordo, ci ha permesso inoltre di contenere molto la perdita».