PESCARA Riaprirà entro la prossima settimana il cantiere del progetto Filò, per la realizzazione della filovia che collegherà Pescara a Montesilvano. Domani la Balfour Beatty, azienda vincitrice della gara d'appalto, effettuerà un sopralluogo sulla Strada parco e, a quel punto, verrà elaborato un cronoprogramma dei lavori. L'infrastruttura, tra opere civili e fase di collaudo, potrebbe essere pronta nel giro di un anno. È quanto emerso dal vertice che si è svolto, ieri, in Comune. Della questione si è discusso nel corso della riunione della commissione comunale Grandi infrastrutture, seguita da un vertice tecnico. All'incontro hanno preso parte, tra gli altri, l'assessore alla Mobilità, Berardino Fiorilli, e il presidente della Gtm, Michele Russo, assieme ai tecnici che si stanno occupando del progetto. I lavori che verranno portati avanti riguardano la stesura dei cavi, il completamento delle sottostazioni e alcune rifiniture, mentre l'asfaltatura verrà eseguita una volta conclusi tutti gli altri interventi. La ditta dovrà attenersi anche alle prescrizioni del Comitato Via (valutazione di impatto ambientale) in materia di integrazione del verde e di barriere architettoniche. Per quanto riguarda le barriere, gli interventi devono ancora essere definiti e concordati con le amministrazioni comunali di Pescara e Montesilvano. Le possibilità ipotizzate per mettere a norma i marciapiedi sono l'esproprio di piccole parti di terreni privati; il ricorso al percorso alternato; o l'interdizione al transito pedonale e delle carrozzine di alcuni tratti di marciapiede. Le stazioni, già realizzate, sono invece tutte accessibili. «Il mio input», ha commentato Fiorilli, «è stato quello di far ripartire i lavori il prima possibile e anche la ditta incaricata è dello stesso parere». «Entro quattro o cinque mesi», ha detto Russo, «le opere civili saranno completate, poi ci sarà la fase del collaudo dell'opera e dei mezzi, i cui tempi dipenderanno dal ministero competente. Credo che nel giro di un anno l'opera possa essere completata». «Per quanto riguarda le barriere architettoniche», ha aggiunto il presidente della Gtm , «dobbiamo far sì che l'opera sia il più fruibile possibile. Considerando la situazione attuale, a mio parere l'opera rivoluzionerà la qualità del trasporto e migliorerà la vita dei disabili. Questo è un mezzo pensato per i disabili e per tutte le persone con problemi di mobilità. Ricevo ogni giorno lettere ed email da persone con disabilità che si lamentano per i tempi lunghi e non vedono l'ora che l'opera sia ultimata».