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Data: 17/09/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Parcheggi di scambio a servizio del Filò

Da giorni si susseguono le affermazioni trionfalistiche dei fautori dell'impianto filoviario, la cui Via (valutazione di impatto ambientale) ha richiesto ben nove ore di riunione, oltre ai lavori di ad istruttoria. Ora se il confronto è durato tanto verrebbe da pensare che le caratteristiche dell'intervento, giudicate in conclusione compatibili con l'ambiente, non fossero poi tanto positivamente evidenti e si potrebbe addirittura sospettare che la concessione della Via, a progetto in fase di avanzata realizzazione, sia stata influenzata dalla difficoltà di fermare troppo tardi l'intero procedimento. Penso però che il Presidente della GTM in questo contesto non possa rifugiarsi dietro l'evidenza del fatto che gli effettivi risultati, in termini di riduzione da un lato dell'inquinamento acustico ed atmosferico e dall'altro del volume del traffico privato, si potranno verificare solo dopo l'avvio del servizio. Il problema che si pone infatti è quello di come effettuare il confronto tra le previsioni sulla base delle quali è stata decisa l'attuazione del progetto, i risultati conseguiti e l'ammontare della spesa, previsto in trentuno milioni di euro solo per la prima tratta. Per produrre effetti positivi, sia pure limitati, l'intervento avrebbe dovuto infatti essere avviato contestualmente alla realizzazione di parcheggi di scambio esterni al tessuto urbano, alla riserva di corsie urbane preferenziali per il Filò proprio nelle arterie più frequentate ed al blocco del numero dei posti auto riservati a parcheggi privati.
Aurelio Giammorretti, Pescara

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