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Pescara, 16/05/2025
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Data: 25/09/2013
Testata giornalistica: Prima da Noi
Variante statale 16. Gli aiutini di Mele (Anas) a Toto spa: «Ti ho scritto la lettera che devi inviarmi». I ‘pizzini’ telematici del responsabile Anas all’imprenditore nell’inchiesta Mare-Monti

PESCARA. Agli inizi degli anni ‘80 la procura di Chieti indagò alcuni amministratori per sospetta corruzione sull’idea di progettare la statale 16 bis tra Francavilla e Pescara.
Un segno del destino, una mossa forse troppo anticipata che non ebbe grandi conseguenze ed in molti se la cavarono: era l’epoca della Prima Repubblica. Una bella panoramica delle difficoltà patite dall’opera viaria la fece nel 2007 l’ex sindaco di Francavilla, Roberto Angelucci, che in una intervista a Il Centro raccontò i 26 anni trascorsi ad occuparsi delle gallerie e del progetto che nacque così.
Trent’anni dopo il caso ha portato a riparlare della Variante 16 e delle gallerie di Francavilla perchè in un’altra inchiesta (la Mare-Monti) gli investigatori della Forestale si sono trovati a sequestrare documenti che saranno utili nel processo per disegnare "l’ambiente" ed i soggetti coinvolti nella inchiesta sulla incompiuta di Penne. Una inchiesta sulle ipotetiche irregolarità nell’appalto del tratto francavillese invece non ci sarà.
Ma una cosa è certa: non è anacronistico parlare della strada che costituisce il raddoppio della statale 16 che costeggia il litorale adriatico.
A distanza di 6 anni dalla inaugurazione dei tunnel Le Piane e San Silvestro nel territorio di Francavilla l’Anas ha bandito un appalto per lavori strutturali da 2 milioni di euro.
La questione è finita anche in una interrogazione parlamentare e in un esposto alla Corte dei Conti.

D’ALFONSO COORDINATORE
Gli investigatori della Forestale che per anni sono stati impegnati a studiare le carte sequestrate e che sono finite tutte dentro i faldoni del processo (che dovrebbe iniziare tra qualche mese) hanno descritto bene i rapporti molto stretti tra l’ente Pubblico Anas e la ditta Toto. La società lavora spesso con l’Anas e risultò vincitrice dell’appalto della Mare-Monti di Penne ma anche delle gallerie della variante 16 di Francavilla.
L’inchiesta della procura di Pescara parla di rapporti frequenti, amichevoli, molto intimi tra Anas e Toto spa e non scevri di scambi di favori reciproci (nel 2007 venne trovata alla Toto una ricevuta di un documento di trasporto con oggetto ‘omaggio-regalia’ inviato a Mele ma anche ad altri funzionari).
Proprio per questi rapporti così stretti l'ex capo dipartimento Mele venne indagato ma uscì subito dall’inchiesta.
Gli investigatori lo avevano ascoltato più volte al telefono proprio con Luciano D’Alfono che in telefonate lampo gli caldeggiava ora di «riscontrare quelle due cose dell’ingegner Minnenna del Comune di Pescara» ora le «due questioni della grande città di Pescara» sollecitando spesso una risposta dell’Anas a livello centrale per trovare finanziamenti o sbloccare iter, come quello del ponte Nuovo di Pescara. E più volte gli inquirenti nelle loro annotazioni fanno presente che chi sembra guidare il gioco è proprio l’ex sindaco di Pescara in grado di segnalare priorità, dare consigli e suggerire procedure amministrative.
Un ruolo centrale fondamentale che persino l’Anas gli riconosce (D’Alfonso è anche dirigente dello stesso ente) se è vero che l’ingegnere Michele Minenna gli scrive persino una missiva per informarlo dell’approvazione del progetto aggiornato della strada di Penne e per ringraziarlo per il suo «contributo determinante alla soluzione della vicenda Penne». Ma gli inquirenti fanno notare che all’epoca -siamo ben oltre il 2005- D’Alfonso era “solo” sindaco di Pescara e non aveva alcuna competenza istituzionale sull’opera nel Comune di Penne.
La procura poi sostiene che molti degli atti dell’Anas siano stati in realtà predisposti dalla stessa ditta vincitrice dell’appalto.

CARO AMICO TI SCRIVO…
Che bisogna giocare d’anticipo sulle opere pubbliche anche di anni lo testimonia una curiosa missiva firmata da Valerio Mele, ex capodipartimento Anas Abruzzo, ed inviata all’imprenditore Alfonso Toto. E’ una mail (del 2007), tra le tante sequestrate, dove il vertice abruzzese dell’ente Anas scrive al maggiore imprenditore abruzzese: «Caro Alfonso, ho provato a buttare giù qualche riga frettolosa per uno dei tre interventi di cui abbiamo parlato. Naturalmente è da integrare dal punto di vista tecnico e da migliorare nella forma ma la struttura dovrebbe essere questa. Saluti a presto, Valerio Mele».
Di che si tratta? L’oggetto parla di “PF ss 16”, pare dunque di capire che si tratti proprio della Statale 16 e "PF" sembra stare per "Project Financing".
L’Allegato in “doc” chiarisce l’arcano: si tratta di una bozza suggerita da Mele che dovrebbe essere inviata dai Comuni della fascia costiera... all’Anas, cioè allo stesso Mele affinchè venisse sollecitato a determinarsi a concepire il prolungamento della variante. Insomma sembra si stia orchestrando una azione di sensibilizzazione dell’Anas da parte dei Comuni costieri che richiedono a gran voce la variante… solo che tutto sembra partire da Toto e dall’Anas stessa.
La bozza che PrimaDaNoi.it ha visionato è chiara e dopo aver presentato il progetto come «necessario per alleggerire il traffico dalla statale» propone la forma del progetto di finanza, con finanziamento misto pubblico privato.
Questa bozza di lettera è poi stata perfezionata dai sindaci dei Comuni costieri? E’ stata poi spedita all’Anas spa “divisione project financing di via Monzambano 10 a Roma”?
Nell’interrogatorio (era il 2008) che Mele ha subito, la domanda è precisa: conosce l’impresa Toto?
Mele risponde. «L’ho conosciuta quando ho preso servizio al compartimento in quanto avevo contatti con l’impresa anche con Rapposelli. Ho incontrato Carlo Toto un paio di volte, ho incontrato Alfonso Toto sempre in ambito lavorativo».
A questo punto il pm mostra all’allora indagato le email sequestrate nel computer di Alfonso Toto.
Il suo avvocato di fiducia, Marco Femminella, propone allora di interrompere l’interrogatorio per «sopravvenuti impegni dell’avvocato». Mele è poi uscito dall’inchiesta.

IMPERATIVO CATEGORICO: PROLUNGARE LA VARIANTE
Ad oggi la variante collega Montesilvano a Francavilla ma per i prossimi 30 anni si continuerà a parlare di prolungamento poichè questa opera, indubbiamente importante, deve essere ultimata.
E la politica non si è mai fermata da quel lontano 1981 quando si concretizzò la volontà di realizzare il progetto e continua ad adoperarsi per terminare l’opera che in teoria dovrebbe collegare Martinsicuro a Vasto.
Un anno e mezzo fa è stato presentato uno studio di fattibilità ai sindaci della provincia di Chieti per parlare dell’opera che dovrebbe attraversare tutta la provincia. In quella occasione era presente anche l’ex sindaco Luciano D’Alfonso, in qualità di dipendente Anas.
Nell’inchiesta Mare-Monti proprio D'Alfonso è stato indicato dagli inquirenti come “l’ispiratore” o il regista dell’opera fantasma dell'Anas nel comune di Penne, prima in qualità di presidente della Provincia di Pescara e poi come sindaco di Pescara.
Anche volendo guardare verso nord il discorso non cambia e le province di Pescara e Teramo spingono per accelerare le procedure amministrative lunghe e farraginose. Tutte però saldamente ancorate alla ricerca di nuovi fondi.
E sono in tanti a "spingere" d’altronde chi potrebbe sostenere che quest’opera viaria sia inutile o non serva? Uno dei cavalli di battaglia per tenere vivo l'argomento è quello che il tratto realizzato sia pericolosissimo perchè vi sono gallerie a doppio senso di marcia.
Si dimentica però che il progetto originario prevedeva proprio gallerie per ogni senso di marcia ma venne poi modificato per assorbire gli ulteriori costi lievitati con il tempo ed i ritardi... Una scelta che oggi paghiamo profumatamente.
Il problema allora è capire quanto si lavori effettivamente per l’interesse pubblico e quanto per quello privato.

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