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Pescara, 16/05/2025
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Data: 25/09/2013
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Bloccata l’inaugurazione dell’aeroporto Cialente pronto alla marcia su Roma. Sabato atterraggio di prova senza passeggeri

Non si vola più. Anzi, si vola, ma senza passeggeri. Ieri è arrivato l’ok per la certificazione della torre di controllo all’aeroporto di Preturo. Ma è anche arrivata una pesante nota del capo di gabinetto del Ministero dei trasporti, Giacomo Aiello che di fatto chiede ulteriori accertamenti e sospende l’inaugurazione dello scalo aquilano, fissata per sabato prossimo. Così la società Darwin, che doveva assicurare collegamenti farà atterrare un aereo, senza passeggeri, solo per scaldare gli animi. E ad assistere all’atterraggio il sindaco Cialente, imbufalito come spesso gli accade quando le decisioni del governo gli si ritorcono contro, ci andrà con la fascia tricolore e con tutti i cittadini che riuscirà a coinvolgere in una manifestazione di civile protesta. «Al fine di esprimere l’avviso richiesto - scrive Aiello – si ritiene necessario acquisire un quadro certo ed esaustivo di tutti i servizi indispensabili a garantire il funzionamento dell’aeroporto e degli oneri connessi, anche attraverso una valutazione dei costi-benefici. Dovrà essere altresì verificata la disponibilità delle connesse risorse finanziarie di Stato, Regione ed enti locali e delle relative coperture». Non uno stop definitivo ma solo richiesta di chiarimenti.

Risultato: non si ripassa dal via. Tutti a terra. E Cialente vede manovre, oscure ma non troppo, dei vertici dell’aeroporto di Pescara a bloccare la concorrenza, spalleggiata da poteri forti a livello di Governo centrale nonostante le rassicurazioni dell’Enac.

«Il Governo è ostaggio in mano a poteri forti», ha esordito il primo cittadino. «È chiaro che il direttore Saga ha fatto capire che non vuole l’aeroporto all’Aquila. Non è il caso di fare la guerra, noi non la facciamo. Non ci opponiamo al potenziamento della linea adriatica chiedendo la ferrovia per Roma., Qualcuno a Roma forse pensa che ci può trattare come si vuole. Non ci siamo addormentati. Se continuano a trattarci così noi andiamo e sfasciamo gli uffici. Andiamo a a disturbarli, noi siamo alla fame. Magari portando pecorino e pecore, Ci hanno rotto. Voglio sapere se c’è o non c’è un Governo in questo paese? Voglio risposte dal ministro Lupi e dal sottosegretario alla Presidenza Io non sono un suddito, sono un cittadino italiano», ha concluso il sindaco.

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