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Data: 25/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Troppi dubbi sul Filò», il Pd s’aggrappa a una diffida

L’annuncio del presidente della Gtm Michele Russo di voler riaprire a giorni il cantiere della filovia ha agitato gli oppositori dell’infrastruttura e rinfocolato polemiche mai sopite. Il fronte del no ha ripreso vigore per iniziativa del Partito democratico che ieri ha diffidato Comune, Regione e Gtm dal procedere. Cosa oltremodo improbabile alla luce delle conferme sull’imminente riavvio dei lavori. «Troppi dubbi, alcuni mai chiariti e altri emersi dopo il giudizio del comitato Via, imporrebbero una riflessione agli amministratori di Pescara nell’imminenza dei lavori» ha detto il consigliere Antonio Blasioli, affiancato in conferenza stampa dai colleghi Marco Alessandrini, Gianluca Fusilli, Enzo Del Vecchio, Giuliano Diodati e Camillo D’Angelo. Secondo i consiglieri del Pd con il via libera ai lavori «si rischiano conseguenze peggiori delle peggiori previsioni». Le prime contestazioni sono legate a passaggi formali e a risvolti legali, in sintonia con i comitati no filobus: «La Via in sanatoria non è proponibile eppure è a questo che si è arrivati in Regione, dunque i ricorsi già annunciati al Tar contro il Filò avranno l’effetto di bloccare di nuovo l’opera» è la tesi di partenza.
Blasioli e D’Angelo insistono poi su aspetti relativi alla costruzione dell’infrastruttura. Punto primo, quale ente deve farsi carico della rimozione delle barriere architettoniche? E chi paga i progetti? Il Rup non chiarisce dove inizi e finisca il cantiere, dunque potrebbe toccare ai Comuni di Pescara e Montesilvano rimediare con risorse proprie, a tutto vantaggio della Balfour Beatty che si è aggiudicata l’appalto».
La qualità dell’asfalto lungo l’ex tracciato ferroviario è un altro motivo di scontro: «Risultano dichiarazioni del presidente Gtm Russo secondo cui per 500 metri nel tratto di Montesilvano la strada parco potrebbe cedere sotto le 27 tonnellate di peso del Filò: questo finirebbe per paralizzare i collegamenti e il costo del mancato servizio graverebbe sui Comuni» ha spiegato D’Angelo, secondo il quale la filovia da Pescara a Montesilvano ha un costo d’esercizio annuale di circa 2,6 milioni. Gli stessi consiglieri del Pd hanno citato presunte dichiarazioni dell’ingegner Virgilio Di Giambattista, direttore del Ministero delle Infrastrutture, secondo cui la Sts di Ancona avrebbe effettuato ad aprile 2012 carotaggi di verifica sulla tenuta dell’asfalto salvo poi rivelare un anno e mezzo dopo, cioè il 20 settembre scorso in risposta all’interrogazione dell’onorevole Vittoria D’Incecco, di non essere a conoscenza delle risultanze di quegli accertamenti: vogliamo sapere l’esito di quei carotaggi». Alla luce di queste osservazioni e criticità, il Pd invita Gtm, Regione e Comune a soprassedere dall’avvio del cantiere. La diffida è stata inviata anche al sindaco di Montesilvano, Di Mattia.

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