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Data: 25/09/2013
Testata giornalistica: Il Centro
Comitato Via, è qui che si decide se i mega-progetti s’han da fare. Quindici funzionari guidati da Sorgi esaminano ogni anno progetti per centinaia di milioni di euro

Ieri rigettata la richiesta per “Megalò3” e respinte due domande di ricerca (a terra) della Medoilgas

PESCARA Ieri il Comitato regionale Via (Valutazione d’impatto ambientale) ha rigettato, come preannunciato nella precedente seduta del 4 giugno, il progetto del centro commerciale Megalò 3 a Chieti, presentato dalla società “AkkA” e ha ritenuto «non esaminabili» i due progetti di Medoilgas (i permessi di ricerca idrocarburi in terraferma “San Buono” e “Agnone”) perché sono simili e troppo piccoli e dunque in contrasto con la normativa europea che impone in una stessa area un progetto unico. Erano questi i titoli più scottanti all’esame del comitato. E non saranno gli ultimi. I componenti della commissione Valutazione impatto ambientale (Via) della Regione Abruzzo sono 15 in tutto. Ogni anno esaminano dai 100 ai 150 provvedimenti. Sul tavolo hanno i dossier più sensibili: produzione energia, cave, ricerca idrocarburi, smaltimento rifiuti. Da loro può dipendere il destino di un territorio o di un’azienda; i tempi e i costi di un investimento. Tutto ciò che può fare Pil passa nelle loro stanze: milioni di euro di investimento ogni anno. Ieri sul tavolo del presidente del comitato Antonio Sorgi, direttore dell’Ufficio di presidenza, c’erano 21 pratiche da esaminare tra Via, Va (Verifica di assoggettibilità) e Vi (Verifica d’impatto): un alfabeto burocratico da iniziati. Per la verità fino a due anni fa, per un semplice cittadino o per un’associazione ambientalista arrivare a queste sigle era difficile se non impossibile. Poi nel dicembre 2011, durante la discussione della Finanziaria regionale, il consigliere Maurizio Acerbo ritirò i suoi emendamenti ostruzionistici in cambio di una leggina composta di un solo articolo e di 14 commi che avviava il comitato verso pratiche più trasparenti. E dunque ordini del giorno comunicati per tempo, progetti pubblicati on line, possibilità di registrarsi sul sito del comitato come cittadini/osservatori; obbligo di avvalersi di esperti per le istruttorie, facoltà di effettuare sopralluoghi. Una piccola rivoluzione, altrove già routine (e molto contestata da Confidustria Abruzzo), di cui sono rimasti in piedi solo i primi due commi (quelli sulla trasparenza), come spiega nell’intervista di lato Augusto De Sanctis (Wwf). Un profilo di trasparenza che raggiunge gli standard nazionali, ma che l’Unione europea ritiene ancora insufficienti, tanto da aver aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia. Dunque, fatta salva la trasparenza, gli altri 12 commi della leggina regionale sono al momento decaduti o rinviati. Soprattutto quelli sul ruolo degli esperti esterni. Oggi le istruttorie sono affidate a tecnici regionali (che non hanno facoltà di voto nelle sedute del comitato), alcuni certamente di valore, che però non possono dominare tutte le materie messe in campo dai progetti. Ieri, per esempio, le 21 pratiche all’esame del comitato erano presentate da 5 istruttori. Di Ventura ne aveva sei: dal progetto di realizzazione di un impianto di compostaggio a Massa d’Albe all’ampliamento di un deposito di oli minerali, alla richiesta di aumento del numero di capi in un allevamento di Paglieta. A Scoccia sono toccate le due istruttorie della Medoil Gas; Stornelli si è occupato sia del progetto Megalò 3 che di un impianto di autodemolizione e trattamento di rifiuti speciali. Sette istruttorie sono andate a Centone, due a Gattuso. Troppe istruttorie, soprattutto se i progetti sono complessi, presentati da grandi imprese nazionali e multinazionali che possono avvalersi di consulenti esterni agguerriti e molto ben pagati (ci sono studi di ingegneria e architettura specializzati nelle pratiche Via). Ma forse è proprio dai commi sulla trasparenza che può arrivare la soluzione. Se la Regione non può avvalersi di tecnici esterni, possono utilizzarli i portatori di interesse (singoli cittadini o associazioni che si sentano toccati dai progetti) che possono inviare osservazioni tecnicamente informate al comitato tramite e-mail entro 45 giorni dalla pubblicazione del progetto sul Bura se si tratta di pratiche Va, o entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’annuncio di progetto sui quotidiani se si tratta di Via. Tutto sarà pubblicato on line. Perché se la Regione si distrae, subentra la rete.

Funzionari regionali, Forestale e tre nominati dal Consiglio
la composizione del comitato via

Il Comitato per la Valutazione di Impatto ambientale (Via) della Regione Abruzzo è formato da 15 membri. Attualmente i compenenti sono 15: direttore della direzione Affari della presidenza che è anche presidente del Comitato (Antonio Sorgi); dirigente del servizio Tutela e valorizzazione del paesaggio (Patrizia Pisano); dirigente servizio assistenza legale (Stefania Valeri); dirigente del servizio Pianificazione territoriale (Pasquale Di Meo); dirigente del servizio Conservazione della natura e Ape. (servizio soppresso); dirigente servizio attività estrattive (Ezio Faieta); dirigente del servizio indicato dalla Provincia competente per territorio; direttore dell’Arta (Luciana Di Croce); dirigente servizio Gestione rifiuti (Franco Gerardini); dirigente servizio Genio civile competente per territorio (per L'Aquila Vittorio Di Biase - per Pescara Emidio Primavera); segretario generale Autorità di bacino (Michele Colistro); un rappresentante del Corpo Forestale dello Stato competente per territorio; tre esperti in materia ambientale nominati dal Consiglio regionale: Antongiulio Ciaramellano, Francesco Chiavaroli e Leo De Santis. Il Comitato delibera a maggioranza, il numero legale è di sette componenti. I nomi dell’elenco indicano i dirigenti dei servizi, di conseguenza la composizione del Comitato Via può in alcuni casi cambiare.

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