Nega la società che gestisce lo scalo di Preturo: «L’istruttoria era stata completata»
IL CASO
«Si è trattato di un difetto di comunicazione fra l’Enac e il Ministero che potrebbe essere stato già superato», dice Xpress. Il giorno dopo la tempesta sullo scalo aquilano torna la calma, mentre si lavora per riparare agli incidenti diplomatici prodotti via cavo in queste ore. Questa mattina ci sarà un incontro decisivo fra il sindaco Massimo Cialente e i vertici della società di gestione, Xpress, «per verificare - spiega il presidente Giuseppe Musarella - se è il caso di rinviare l’inaugurazione oppure trasformarla in protesta come proposto da Cialente». Anche quest’ultimo è in posizione attendista, sceglie un low profile dopo le sparate del giorno precedente. A parlare è invece l’Enac che spezza una lancia in favore del Ministero, facendo un parziale mea culpa, spiegando che il carteggio, richiesta compresa, «rientra nelle normali attività istituzionali previste per l’attivazione di uno scalo. Non è stato possibile terminare anticipatamente la fase istruttoria procedurale con le relative comunicazioni fra le amministrazioni coinvolte a causa della complessità dell’iter per il rilascio delle autorizzazioni e delle certificazioni necessarie». La complessità, spiega l’Enac, «è stata determinata dalla particolare ubicazione in cui si trova lo scalo e dall’orografia circostante che hanno comportato una limitazione all’operatività aeroportuale in ragione sia della posizione sia delle condizioni climatiche». Tutto normale per l’Enac. «Si tratta di doverose e normali attività istituzionali - ribadisce - propedeutiche all’avvio delle operazioni di volo di un aeroporto». Implicitamente sembra dunque prendere tempo ammettendo di non aver concluso l’iter. Musarella, però, è di diverso parere: «Noi abbiamo concluso l’iter tecnico con l’Enac il 6 settembre scorso e non riusciamo a capire cosa stia accadendo, si tratta forse dell’ennesima incomprensione dovuta peraltro all’assenza del direttore generale, in questi giorni fuori sede. In ogni caso se hanno bisogno di un’altra settimana, noi gliela concediamo volentieri e inviteremo il ministro Maurizio Lupi». Appello per L’Aquila invoca, invece, una operazione trasparenza al fine di eliminare le voci agnesine che circolano sullo scalo: «Pubblicare un piano dettagliato sullo scalo, questa deve essere la ricetta. Un piano commerciale che non può comprendere un centro commerciale perché il comune con 600 mila euro sta finanziando un aeroporto e non uno shopping center. Sarebbero così fugati dubbi sull’operazione».