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Data: 26/09/2013
Testata giornalistica: Il Messaggero
I pm di Bari: così Tarantini mentì l’ex premier pagava le sue escort

ROMA Gli affari, prima di tutto. Poi, le donne. Gianpaolo Tarantini le portava alle cene ad Arcore e in cambio otteneva aiuti per la sua società. Per dimostrarlo, scrivono gli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari nell’informativa conclusiva sul caso escort, basta «rileggere» i verbali di Tarantini confrontandoli con tutte le intercettazioni raccolte. È così, specificano, che vengono acquisite «le prove delle dichiarazioni mendaci o reticenti».
ESCORT PAGATE

La più evidente è quella che riguarda le escort invitate nelle residenze dell’ex premier che Tarantini ha sempre detto di aver retribuito senza che Berlusconi lo sapesse. E invece, proprio il mattino dopo la notte passata con Patrizia D’Addario, il 16 ottobre 2008, Berlusconi chiama Tarantini e lo rassicura sui pagamenti: «Guarda che hanno tutto per pagarsi tutto da sole queste qua, eh». Tarantini insiste per pagare lui, e Berlusconi ripete: «E vabbè, ma sono foraggiatissime». Il 6 settembre 2008, una delle ragazze, Vanessa Di Meglio, alle 5 e mezza di mattina manda un sms a Tarantini e chiede: «Chi paga? Chiediamo a lui o a te?». Qualche ora dopo la chiama per sapere se lui «ha fatto un regalo». Lei racconta: «Sì, le altre hanno chiesto. Io non ho detto niente. Stamattina, andando via, mi ha detto “metti questo, metti questo in borsa” e io ho detto “no guarda non ti preoccupare” “no, mi fa piacere!” però io non ho chiesto assolutamente».
FINMECCANICA
È il 6 novembre del 2009, Gianpi viene interrogato e dice: «Fui io a sollecitare Finmeccanica, attraverso le mie amicizie. Sapevano tutti dei miei rapporti con il presidente Berlusconi. E così ho sfruttato un amico, il quale diceva a tutti che ero legato all’ex premier...anche a Sabino Stornelli (all’epoca dei fatti ad di Selex service management, ndr)». Il Cavaliere lo mette in contatto con Bertolaso, all’epoca capo della Protezione civile, e quest’ultimo con Pier Francesco Guarguaglini, ex presidente di Finmeccanica. Tarantini pressa Berlusconi affinché veda Guarguaglini e gli parli di lui. «L’hai visto?» gli chiede. «L’ho visto e poi ti riferisco», risponde l’ex premier.
All’indomani di una cena tenutasi a Palazzo Grazioli, con la partecipazione, tra gli altri, di Guido Bertolaso, si capta una conversazione tra Tarantini e l’imprenditore Enrico Intini. «Tarantini - evidenzia l’informativa - riferisce che Bertolaso gli aveva consigliato che per portare avanti il progetto per far entrare il gruppo Intini nella neonata Sel Proc di Finmeccanica era opportuno far contattare Guarguaglini da Berlusconi, vista l’influenza che questo aveva sul presidente». «A me ascolta, a quello obbedisce», è il commento. In data 3 dicembre 2008 Tarantini dice a Intini di andare dal presidente di Finmeccanica e di annunciargli una chiamata di Berlusconi. «Fai una cosa Enrì - suggerisce Gianpi - se tu lo vai a trovare stamattina gli dici che tra l’altro oggi lo chiamerà quello....u’ mest, come diciamo noi a Bari».
PAOLO BERLUSCONI
L’ingresso del gruppo Intini in Finmeccanica non va a buon fine. Ma Tarantini prova a fare da mediatore anche per l’unione tra Finmeccanica e la Protezione civile «a cui era interessato anche Paolo Berlusconi». La partecipazione avrebbe dovuto essere attorno al 10%, ma non se ne fa niente perché Paolo Berlusconi non ha una società di copertura per inserirsi nel progetto. Spiega Tarantini al telefono, l’11 dicembre 2008: «Poi ieri con il fratello ho parlato e lui ha detto che non ha una società non riconducibile a lui».

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