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Data: 27/09/2013
Testata giornalistica: Il Centro
L'aeroporto che non decolla - Aeroporto, Cialente ora corre dall’Enac. L’inaugurazione prevista per domani è stata rinviata. Il sindaco: esiste un partito del no allo sviluppo del nostro scalo

L’AQUILA L’avvio dei voli commerciali all’aeroporto dei Parchi è rinviato, così per il momento a decollare sono solo le polemiche. Il sindaco Massimo Cialente, tornato a denunciare l’esistenza di un fronte trasversale del no all’apertura dello scalo, incontrerà martedì prossimo a Roma il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta. Al centro dell’incontro, il mancato via libera – a un passo dall’inaugurazione – all’apertura dei voli commerciali. E in attesa dell’incontro «chiarificatore», necessario dopo lo stop del ministero delle Infrastrutture, si riaccende lo scontro politico. A gettare benzina sul fuoco è stata la deputata pescarese del Pdl Federica Chiavaroli, scesa in campo per ribadire che l’Abruzzo ha già il suo aeroporto. «Una struttura», ha detto, «che con l'attuale crisi stenta a raggiungere la fatidica soglia di un milione di passeggeri necessaria per l'equilibrio economico di uno scalo. Dunque non si comprende, in un periodo di spending review, come possa sostenersi, senza aver fatto e le opportune verifiche, l'apertura di un nuovo scalo all’Aquila, che dista solo un'ora da Roma. Per questo», ha rimarcato la parlamentare, «ha fatto bene il dicastero a chiedere i dovuti approfondimenti all’Enac». Parole che hanno scatenato la reazione di Cialente, sempre più convinto che lo stop del Ministero sia stato in qualche modo sollecitato dalla politica pescarese, il cui interesse primario sarebbe quello di tutelare l’aeroporto Liberi. Il sindaco ha affidato a Facebook la risposta alla Chiavaroli e a quanti annovera tra i nemici dell’aeroporto aquilano (includendo tra questi anche il consigliere provinciale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, perché favorevole a uno scalo a servizio della Protezione civile). «L'aeroporto dei Parchi, come ha di fatto certificato l'Enac, può sostenersi economicamente senza gravare sui conti pubblici. Quindi la ragione dello stop non può che essere un’altra. Finalmente», ha commentato Cialente, «sta uscendo il partito di coloro che sono contro l'apertura del nostro scalo ai voli commerciali. Credo che si cominci a capire ciò che in questi giorni è realmente accaduto a Roma. Attendo ora la posizione ufficiale del Pd». Sin qui il primo cittadino, che ha anche colto l’occasione per invitare la politica a dare uno sguardo ai conti in rosso della Saga. Intanto, dalla Cisl provinciale è arrivato l’invito alla città a mobilitarsi per l’apertura dell’aeroporto. «L’attivazione dei voli commerciali è indispensabile per il rilancio delle zone interne. Auspichiamo un immediato chiarimento da parte del governo e una mobilitazione generale, di tutto l’Abruzzo interno, a sostegno del decollo dello scalo aquilano. Appare alquanto strano» ha affermato la Cisl «che la richiesta di chiarimenti arrivi a quattro giorni dalla cerimonia di inaugurazione: è lecito domandarsi perché il Ministero non sia intervenuto prima. Risulta illogico, inoltre, che a livello di governo e ministeri competenti non ci sia un minimo di raccordo, che leghi il rilancio del comprensorio colpito dal sisma del 2009,e delle attività produttive che in esso insistono ad un sistema di trasporto innovativo e funzionale che ben si identifica nell’aeroporto dei Parchi». A sostegno dello sviluppo commerciale dello scalo aquilano anche il consigliere comunale Enrico Verini (Fli). «Noi crediamo che le valutazioni sulla compatibilità nei confronti dell’iniziativa intrapresa non debbano essere di pertinenza della politica invadente, ma semmai degli imprenditori che vi hanno investito rispondendo a un bando pubblico sulla base del quale stanno portando avanti un’iniziativa che, piuttosto che criticare preventivamente, dobbiamo solo appoggiare sperando che vada nel miglior modo possibile. E approfittiamo di questa occasione», ha detto Verini, «per suggerire al sindaco e agli imprenditori di valutare la possibilità di irrobustire la compatibilità economica dell’operazione attraverso la realizzazione nello scalo di un simulatore di volo».

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