L’AQUILA. Il tempo scorre e l’inaugurazione in programma per sabato si allontana sempre di più.
Sarà il giorno della festa o quella della protesta, come ha ipotizzato il sindaco Massimo Cialente che chiama i cittadini alla mobilitazione? L’Enac assicura che non c’è alcuna intenzione di bloccare lo scalo ma la lettera inviata qualche giorno fa è solo normale amministrazione prima di una apertura.
La questione rischia di trasformarsi nell’ennesima bagarre campanilistica che sempre più spesso vede Pescara e L’Aquila antagoniste.
Mentre nel capoluogo di regione la mancata inaugurazione viene vista come una mossa per depotenziare la città e favorire lo scalo pescarese, proprio da Pescara arriva il commento tranquillizzante della senatrice adriatica Federica Chiavaroli: «Ha fatto bene il ministero dei Trasporti a chiedere i dovuti approfondimenti all'Enac prima di autorizzare l'apertura. Peraltro non si comprende, in un periodo di spending review, come possa sostenersi, senza aver fatto tutte le opportune verifiche anche economiche, l'apertura di un nuovo scalo a L'Aquila, che dista solo un'ora da Roma. in Abruzzo e' gia' presente l'aeroporto di Pescara, che con l'attuale crisi fatica a raggiungere la fatidica soglia di 1 milione di passeggeri che consentono l'equilibrio economico di uno scalo».
CIALENTE: «IL PARTITO DEL NO ESCE ALLO SCOPERTO»
«Finalmente viene fuori il "partito del no", vale a dire di chi è contro», commenta Cialente.
«Ne sono contento: in una democrazia è bello il confronto delle idee e delle opinioni. Come si dice: quattro occhi vedono meglio di due».
Il sindaco si augura che ci sia un dibattito su tutta questa vicenda, come quello che nacque in città contro la realizzazione dell'autostrada L'Aquila-Roma e del traforo. «Molti aquilani erano fermamente contrari, facendo girare, sotto i portici, anche ombre sugli interessi privati che quel gran politico che fu Lorenzo Natali avrebbe avuto nella realizzazione dell'opera. Fortuna che poi vinse lui, al quale la città e l'Abruzzo molto devono. In molti altrimenti sarebbero emigrati».
«AIUTI ANCHE AI PICCOLI AEROPORTI»
Intanto ieri la quinta commissione regionale ha approvato una risoluzione in difesa dei piccoli aeroporti da far valere in sede di conferenza Stato Regioni.
L’Abruzzo chiede dunque all’Europa, spiega il consigliere regionale Emiliano Di Matteo «di prevedere l'esclusione dall'applicazione della disciplina sugli aiuti di Stato agli aeroporti sotto il milione di passeggeri l'anno, consentendo agli enti pubblici di continuare a sostenere economicamente quelle realta' aeroportuali che hanno dimostrato un forte impatto sulla crescita del territorio e, nel contempo, una significativa valenza turistica. Se viene riconosciuto il ruolo strategico dei piccoli aeroporti regionali - spiega Di Matteo - deve essere concretamente consentito agli stessi di crescere e, per farlo, devono poter contare su risorse certe, ovviamente incrementali rispetto a quelle attualmente disponibili e compatibili con le norme del mercato interno. Si tratta di preziose strutture infrastrutturali - continua il presidente della VI Commissione - su cui gli enti pubblici hanno gia' investito ingenti disponibilita' finanziarie, che non possono essere vanificate e che negli ultimi anni, anche grazie alle offerte Low Cost, hanno prodotto incoraggianti segnali di crescita. Per questo auspichiamo che le altre regioni italiane seguano l'esempio dell'Abruzzo nella richiamata sede di confronto nazionale, cosi' che tutte insieme possano far sentire la loro voce»