AVEZZANO Una lettera ai suoi cittadini per difendere a spada tratta l’onestà e la trasparenza del suo operato e per rivendicare un ruolo di assoluto servizio a vantaggio della città che amministra da circa 16 mesi. Sono i contenuti di una lettera aperta che il sindaco Gianni Di Pangrazio ha inviato ai suoi concittadini affidandola al Centro e postandola sul suo profilo facebook. Il riferimento è all’inchiesta in corso sul presunto uso improprio delle auto di servizio della Provincia, che vede indagati lo stesso Di Pangrazio, che è anche dirigente della Provincia e altre quattro persone: Patrizia Zazzara, Paola Contestabile, Mario Scimia ed Ercole Bianchini per motivazioni diverse gli uni dagli altri. Ecco il tetto integrale della lettera: «Cari Concittadini, in qualità di Sindaco della nostra amata Città, Avezzano, sento il dovere di informarVi su ciò che sta accadendo rispetto a una verifica degli organi preposti sull'utilizzo dell'auto istituzionale per un viaggio a Napoli con soggiorno a totale carico del sottoscritto. Prima di entrare nel merito della questione, però, voglio mettervi al corrente sul contenuto dell'informazione di garanzia..... "la mattina del sabato 10 agosto 2013 si faceva venire a prendere a casa in Avezzano dall'autista Bianchini che si muoveva appositamente dall'Aquila tramite autostrada per accompagnarlo, unitamente ad un suo amico, (quella persona è un collaboratore dipendente del Comune) nella città di Napoli, consentendo che poi il Bianchini tornasse a casa propria in L'Aquila; il 13 agosto 2013 si faceva venire a prendere a Napoli dall'autista Bianchini facendosi riaccompagnare a casa". Cari Concittadini, ho utilizzato l'auto, concessa in comodato d'uso gratuito al Comune di Avezzano dalla Provincia dell'Aquila, nel rispetto delle regole, in qualità di Sindaco, mentre ero in aspettativa non retribuita da dirigente dell'Amministrazione provinciale. Questa vicenda sarà presto chiarita lasciando venire alla luce la correttezza del mio operato rispetto a una contestazione che ipotizza un uso improprio dell'autovettura per una spesa quantificabile in 150/200 euro: ritengo che un Primo cittadino possa svolgere il proprio compito in piena autonomia, anche di movimento, l'importante è che lo faccia, come il sottoscritto, nel rispetto delle leggi e nel supremo interesse della Comunità che gli ha concesso il grande onore di rappresentarLa. A questa nostra amata Città, che amministro senza aver percepito alcuna indennità, né rimborsi spese, (in sedici mesi ho lasciato nelle casse pubbliche quasi 50mila euro destinati al Microcredito e al settore sociale) sto dedicando tutte le mie energie per ridare alla comunità, giovani in testa, una prospettiva e un futuro».